Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato un’intervista a Sky Sport nel post-partita di Milan-Atalanta, match vinto 2-0 dai rossoneri che ha visto il ritorno in campo dello svedese dopo 280 giorni da Sassuolo-Milan. Ecco le sue parole.

“Con grande sofferenza, perché in realtà sono fuori da un anno e due mesi. Tutto è iniziato a Natale dell’anno scorso, non mi sentivo bene e non potevo fare ciò avevo fatto i primi sei mesi. Sono andato avanti con sofferenza per aiutare la squadra, ma non stavo bene. Oggi posso dire che sto bene. Più allenamenti faccio, più miglioro“.

Sugli obiettivi: “Aiutare la squadra in tutti i modi ed esserci, essere presente quando servo al mister e alla squadra. Fare la differenza? Normale che le condizioni cambino a 42 anni: mi sento come Jokic in NBA“.

Sul suo ruolo in squadra: “Mi sento importante, ho grande responsabilità. Con questa squadra, da quando sono tornato, è iniziata l’avventura. Quando non ci sono, mi sento fuori e alla squadra manca un po’ la pressione che metto tutti i giorni. Ora sono con la squadra da tre settimane e l’ho sempre vista bene bene, tutti con grande voglia e grande mentalità. Poi ovvio, durante il campionato arrivano alti e bassi. L’importante è che quelli bassi durino meno possibile. Il mister ha cambiato sistema e ora mancano pochi giocatori indisponibili“.

Su De Ketelaere: “L’ho visto bene. Vedo un po’ me stesso in lui: quando ho fatto il primo passo da professionista fuori dal mio Paese, ero così all’Ajax, c’ho tenuto un anno. Tutte le cose esterne sono un’influenza in campo, ma quando si sblocca verrà tutto più facile. Poi sono normali le voci vista la grande cifra del trasferimento“.

Sul Napoli: “Sta facendo bene, non è un segreto. Si vede nei risultati, nella classifica e in Champions. Non solo Kvaratskhelia e Osimhen, è tutta la squadra che fa bene. Hanno un allenatore forte che non ha ancora vinto scudetto e quest’anno mi sembra vada tutto verso questo Napoli“.