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MP VAR Room – Napoli-Milan, gli episodi arbitrali visti dal regolamento

Termina con il risultato finale di 1-1 la gara di ritorno dei quarti di Champions League allo stadio Maradona che permette al Milan di approdare, dopo tanti anni di assenza, alla semifinale. Ad arbitrare il match è stato il polacco Szymon Marciniak. Si vada ora ad analizzare quanto accaduto dal punto di vista regolamentare nella nostra consueta Var Room.

Il primo tempo si apre con il seguente canovaccio tattico: il Napoli vuole immediatamente schiacciare i rossoneri nella propria metà campo mentre questi ultimi provano così a colpire in contropiede. Il primo episodio saliente da analizzare è al minuto 21: Leao e Theo Hernandez sviluppano un bel triangolo di gioco in area che però non si chiude, ma precedentemente Mario Rui entra in ritardo sul velocista rossonero scontrandosi. Il direttore di gara assegna il penalty e la decisione è più che giusta.

Per quanto riguarda la battuta del calcio di rigore in sé, le immagini hanno permesso in un secondo momento di rivedere la posizione dei piedi di Juan Jesus, colui che prende il pallone sulla respinta di Meret: secondo queste, il difensore azzurro non era ancora entrato in area al momento del tiro e per questo motivo sarebbe corretta la decisione di non farlo battere nuovamente.

Al minuto 37 vi è il secondo momento caldo del primo tempo: Lozano riceve il pallone in area di rigore e su di lui si immola Leao che, prima che il messicano calci in porta, interviene in tackle mandando il pallone in angolo. Per l’arbitro non ci sono gli estremi del calcio di rigore. La decisione è piuttosto complessa, poichè ci si trova in una cosiddetta “zona grigia“.

Leao entra in scivolata prendendo con una gamba il pallone che infatti cambia leggermente direzione, mentre poi in scivolata di fatto travolge Lozano. Dal nostro punto di vista gli estremi del calcio di rigore vi possono essere, ma la scelta del direttore di gara di premiare l’intervento sul pallone, se pur rischiosissimo, è più che condivisibile. Il VAR infatti, a dimostrazione della complessità dell’episodio, dopo aver effettuato un rapido check decide di affidarsi a quanto stabilito da Marciniak.

Al minuto 43 vi è il vantaggio del Milan. Leao approfitta di uno stop a centrocampo sbagliato di Ndombelè e se ne va in campo aperto. Dopo aver saltato tre avversari del Napoli serve al centro dell’area di rigore Giroud che, tutto solo, non sbaglia a porta vuota. La rete è assolutamente regolare. Al minuto 46 viene giustamente ammonito Theo Hernandez per aver commesso un fallo tattico su Osimhen che aveva lanciato Kvaratskhelia in profondità. Giustissima la decisione del direttore di gara.

Infine, al minuto 49 viene annullata la rete di Osimhen per via di un controllo netto con il braccio. La decisione è semplice e inequivocabile.

Dopo 6 minuti di recupero, giusti viste le tante interruzioni per alcuni infortuni tra le file del Napoli, si chiude il primo tempo.

La seconda frazione di gioco si apre e si sviluppa secondo lo stesso canovaccio del primo tempo. La gara vede in Napoli che crea tanto gioco, ma che fatica a trovare degli spunti decisivi per battere Maignan. Al minuto 80 vi è l’episodio che può svoltare la gara, ovvero un calcio di rigore in favore dei partenopei.

Di Lorenzo crossa da destra e Tomori interviene con il braccio in area mentre sta cadendo a terra. Marciniak non ha dubbi e decreta il calcio di rigore. Il braccio del difensore inglese, nonostante si trovi in una posizione concettualmente consona, ovvero dietro la schiena, evita che il pallone arrivi al centro dell’area e il fatto che sia parecchio largo rispetto al resto del corpo fa propendere per l’assegnazione del penalty.

Al minuto 93 arriva il pareggio dei padroni di casa: Raspadori crossa al centro dove trova la testa di Osimhen che insacca. La rete è completamente regolare.

Si chiudono qua 90 minuti di gara intensissimi giocati ad altissimo livello da ambo le parti. La prestazione del direttore di gara è stata a dir poco ottima. Sempre sicuro nelle decisioni e vicino all’azione nei momenti salienti. Bravissimi nell’occasione dei due calci di rigore assegnati senza particolari polemiche. Se la cava alla grande gestendo bene la gara anche dal punto di vista della personalità, estraendo soltanto 4 cartellini gialli. Bravo anche il Var a supportare il polacco nelle sue decisioni.

MP VAR Room (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
MP VAR Room (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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