Diciotto. Un numero impressionante quello a cui è arrivato Stefano Pioli nelle sue duecento panchine rossonere. Il Milan di Pioli per ben diciotto volte ha subito 3 o più gol. Un dato assolutamente negativo che sta cominciando a diventare una brutta normalità.
Da Atalanta-Milan 5-0 a PSG-Milan 3-0 sono passati quasi quattro anni. Nel mezzo tante, tantissime belle cose. Dal ritorno di Ibra a quello in Champions, passando per lo scudetto, e la semifinale dell’anno scorso. Ma anche diverse – lo ripetiamo, diciotto – batoste senza possibilità di replica.
Delle vere e proprie imbarcate che i rossoneri ci hanno abituato a subire nel corso degli anni dalle quali molte volte non si riesce a capire il motivo. Spesso questo è imputato al modo di difendere, di stare in campo, la pressione alta che ti porta a lasciare tanto spazio agli avversari. Altre volte ai cali di concentrazione. Altre ancora a momenti in cui gira tutto male – il trittico Inter (0-3), Lazio(4-0) e Sassuolo (2-5) del gennaio 2023 ce lo ricordiamo tutti -.
Ma qual è il reale motivo? Come mai una squadra come il Milan che in questi quattro anni ha occupato stabilmente i primi posti della classifica continua a prendere queste imbarcate? Perché insistere su un sistema di gioco che spesso ti esalta, sì, ma altrettante volte ti affossa? Sarà arrivato il momento di cambiare qualcosa? Dalla guida tecnica al modo di preparare ed approcciare le – alcune – partite. Chi è il vero colpevole?