La sconfitta del Milan di ieri a San Siro con l’Udinese ha messo anco più in evidenza ciò che oramai da qualche settimana si percepisce sempre più, ovvero un progressivo scollamento tra la squadra e il proprio allenatore. Le lamentele di Giroud e Leao alle rispettive sostituzioni a Napoli e il cambio modulo improvviso e repentino, frutto evidentemente di una confusione di idee, sono tutti elementi che stanno sottolineando quanto appena detto.
La squadra ieri sera è sembrata spenta in molti tratti della gara, senza idee e con poca fantasia dalla trequarti in avanti. Nel bel mezzo di tutto ciò però a risaltare è stata certamente la prestazione di Fikayo Tomori, uno degli ultimi ad arrendersi davvero alla sconfitta. Fin dai primi minuti infatti non ha mai perso l’uomo riuscendo sempre a mantenere il reparto da solo. Ciò che però balza all’occhio è la grinta che l’inglese sta mostrando in queste ultime gare, cercando sempre di spronare la squadra nei momenti più complessi.
il suo ritorno dopo il derby è stato certamente un sollievo per Pioli e i compagni, che hanno potuto contare sulla versione “scudettata” di Tomori, ovvero quel calciatore concentrato che riesce quasi sempre a recuperare sull’uomo senza farselo scappare. La sua tenacia si è vista anche ieri sera, arrabbiandosi con i compagni in certe occasioni e mostrando così grande attaccamento ai colori rossoneri.
In una situazione molto intricata e confusa, Tomori sta mostrando di essere davvero uno dei pochissimi a non voler abbandonare una nave che come dice lo stesso Florenzi sta navigando onde molto alte. Già da martedì dopo la partita di Champions League le cose potrebbero essere più delineate, sia in positivo che in negativo. Gran parte del futuro della stagione potrebbe proprio essere deciso da quei novanta minuti contro l’ex Gigio Donnarumma.