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Demetrio Albertini: “Il Milan deve tornare in Champions League, sul mercato dico che…”

L’ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini, ai microfoni dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha parlato dell’attuale situazione rossonera: “Direi che il mercato del Milan non è male. Ho sempre sostenuto che l’ossatura della squadra fosse buona e che servissero giocatori più forti di quelli già in rosa. Sandro Tonali è un ottimo acquisto, ha le carte in regola per diventare un campione, ma bisogna lasciarlo tranquillo. Deve poter crescere, anche sbagliando. In ogni caso, ricordiamoci che il mercato conta, ma è solo una delle componenti per centrare gli obiettivi. In questo Milan ne emerge un’altra che mi conquista sempre di più. Nella mia generazione, il senso di appartenenza era uno dei segreti per vincere. Oggi al Milan si punta sull’italianità. Gianluigi Donnarumma, Alessio Romagnoli, Davide Calabria, adesso Tonali. In carriera ho vissuto da straniero in Spagna e vi assicuro che avere un blocco del tuo Paese che guidi gli altri è fondamentale”.

Su una possibile somiglianza tra Tonali e un rossonero del passato: “Odio i paragoni. Alla mia prima da titolare, a San Siro, mi dissero che assomigliavo a Gianni Rivera. Avete presente cosa vuole dire convivere con paralleli di questo tipo? In tanti associano Tonali ad Andrea Pirlo, ma Andrea è inarrivabile, è uno dei primi cinque centrocampisti della storia del calcio italiano. Per sgravare Tonali da questo peso, diciamo che ricorda me. In certe movenze mi assomiglia, anche nella postura, ho avuto un déjà vu dopo aver visto alcune foto. Sa difendere e sa impostare, è un centrocampista moderno, come lo ero stato io negli anni Novanta. Potrebbe essere un po’ la mia evoluzione. Da lui mi aspetto continuità nelle prestazioni. Il Milan deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Lo capirà presto e migliorerà ancora di più. Il suo ruolo. Non vedo problemi di compatibilità. È più play, ma può fare la mezzala in una mediana a tre”.

Sul prossimo centrocampista rossonero: “Meglio Tiémoué Bakayoko o Boubakary Soumaré? Mi fido di Paolo Maldini”.

Su Ibrahimovic e sul mercato del Milan: “Zlatan è una ricchezza, ma ne approfitterei per far crescere un altro attaccante accanto a lui, un profilo giovane, magari da prendere all’estero. So che i pensieri dei dirigenti, al momento, sono altrove, ma a fine mercato può succedere di tutto. Ai rossoneri manca un esterno destro di alto livello. Federico Chiesa sarebbe perfetto. È un giocatore strepitoso, è in grado di esprimersi al meglio sulla fascia o da seconda punta, accanto ad Ibra e rafforzerebbe quel concetto di italianità attorno a cui disegnare il futuro rossonero”.

Sul rinnovo di Donnarumma: “Dipenderà più da lui che dal suo agente”.

Su Daniel Maldini: “Ha grande talento. All’estero, con giocatori così, si insiste, li si mette alla prova quando si fa sul serio. Pioli è un bravo allenatore e adesso può lavorare con tranquillità, anche sui giovanissimi. È una situazione affascinante. Tutti si augurano di vedere un altro Maldini protagonista, alla terza generazione”.

Su Paolo Maldini: “Abbiamo condiviso tantissimo insieme. Ora è alle prese con una sfida tosta, perché il confronto tra il Maldini dirigente ed il Maldini calciatore è sempre nell’aria. Gli auguro di riuscire a realizzare quanto fatto sul campo”.

Sulla gara di giovedì contro lo Shamrock Rovers: “Mi aspetto una squadra che affronti la partita con la responsabilità di non poter sbagliare. Dovrà essere un allenamento per quello che il Milan vuole diventare domani”.

Su cosa dovrà diventare il Milan: “Un gruppo che lotterà per tornare in Champions League. Il Milan manca da troppo tempo, ma adesso vedo sinergia tra società e squadra ed è un buon inizio. Anche i tifosi devono sapere che si sta costruendo. Poi bisognerà competere e, con Juventus e Inter virtualmente tra le prime quattro, la corsa si ridurrà a cinque club per due posti”.

Milan: Paolo Maldini - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Paolo Maldini – Milanpress, robe dell’altro diavolo

 

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