L’ex Milan Christian Vieri, nel corso di una lunga intervista a Sportweek, ha parlato anche di Pioli, di Leao e di Adli. Queste le parole di Vieri:
Su Pioli: “È un grande allenatore e bisogna solo complimentarsi per ciò che ha fatto da quando è lì. Ha vinto uno scudetto, e il Milan non era attrezzato per vincerlo, è arrivato in semifinale di Champions. Ha fatto crescere tanti giovani, da Leao a Theo, da Bennacer a Brahim Diaz, da Tomori a Kalulu. Io lo terrei”.
Se senza infortuni il Milan sarebbe stato all’altezza dell’Inter: “Non lo so. Non vivo con i se e con i ma”.
Se Leao è solo un giocatore che vive di fiammate: “Ha 24 anni: è ancora giovane. Dai giocatori di qualità, di fantasia, devi aspettarti questi alti e bassi. Io all’Inter ne avevo uno, Recoba. Mai visto un mancino così in vita mia. Dice: ah, se si fosse allenato come dio comanda….. ma i giocatori come lui sono genio e sregolatezza, si sa. Però il Chino mi diceva: ‘Vai là, che ti metto la palla nel punto giusto’, e la palla arrivava. Un cross, un gol. Il settanta per cento dei miei gol all’Inter me li ha fatti fare Recoba. Il fatto è, che se uno non è bravo, nessuno pretende niente da lui; al contrario, da quelli forti ci si aspetta che trasformino ogni palla toccata in una giocata decisiva. Quando vedo Leao, mi scopro a chiedermi: cosa farà adesso? È una domanda che non ti fai con tutti. Al Milan mi succede con Theo e Leao”.
Se Adli è da Milan: “Si. Un giocatore, soprattutto se giovane e straniero, quando arriva in un grande club ha bisogno di tempo. Prendi De Ketelaere: quanto è cambiato dall’anno scorso a questo? E non c’entra solo il fatto che all’Atalanta ci sono meno pressioni che al Milan. Tonali, come ha fatto il primo anno al Milan? Non benissimo. Al secondo è stato decisivo per lo scudetto. All’Inter, Asslani gioca di più rispetto allo scorso anno, quando era appena arrivato dall’Empoli. “Roma non è stata fatta in un giorno”: si dice così, no? E anche un calciatore non si fa in un giorno, cioè in una stagione”.