Julien Stephan ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Ouest-France in vista di Milan-Rennes, andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Ecco le parole del tecnico dei rossoneri di Francia che ha elogiato i tifosi transalpini, accorsi in più di 8mila in Italia.
“Siviglia è stato il punto di partenza (3-3 all’andata contro il Betis in casa, 1-3 al ritorno nei sedicesimi di finale 2018/19, ndr)… Ci saranno stati quasi 3.000 tifosi: me lo ricordo molto bene perché erano in cima allo stadio, di fronte alla panchina, eppure che rumore facevano! Naturalmente c’è stato anche l’Arsenal (3-1 all’andata in casa, 3-0 al ritorno negli ottavi di finale 2018/19, ndr), con 6.000 tifosi all’Emirates… Nonostante l’eliminazione, tutti sono rimasti allo stadio dopo, ad applaudirci, a ringraziarci… La condivisione alla fine è stata eccezionale. Queste due esperienze sono state il motore della vittoria della Coppa di Francia. Sia in campo che fuori, quello che avevamo vissuto ci aveva aiutato enormemente a gestire la semifinale e la finale contro il PSG. Allora avevamo una squadra più matura e più esperta. Questa ha qualità diverse e un modo diverso di lavorare“.
Stephan conclude: “Questa è un’altra storia, ma sarà altrettanto potente, se non di più, con 9.000 o 10.000 tifosi. Sarà un’altra pietra miliare nel sostegno e nell’appoggio al club. Qualunque cosa accada, ce ne ricorderemo. L’Europa è diversa da tutto il resto. C’è un’intensità diversa, una concentrazione ancora maggiore e non si può commettere il minimo errore o si rischia una punizione immediata. Si tratta anche di gestire le emozioni e un pareggio, perché giovedì sera c’è solo l’intervallo. Anche questo aspetto deve essere preso in considerazione nei nostri preparativi. Dobbiamo mantenere la concentrazione per la seconda partita al Roazhon Park“.