L’arrivo a campionato in corso non è poi così tanto da considerare. Va bene l’effetto mediatico, ma le scelte prese sono state minime. Ora inizia un altro capitolo per Zlatan Ibrahimovic, perché sarà la prima estate da dirigente. E, da Senior Advisor di RedBird, fare da comunicatore per Gerry Cardinale non sarà semplice: l’agenda dello svedese, come narra il sito della Gazzetta dello Sport, è già piena.
Un nuovo allenatore, un nuovo bomber, la piena responsabilizzazione di Leao e una squadra da creare. Tante le questioni importanti, ma il Milan ha piena fiducia nella leggenda del calcio giocato, come spesso ribadisce Giorgio Furlani. Ma se c’è un ordine d’importanza, la priorità va proprio al tecnico.
Ibrahimovic cerca un vero creatore di talenti, tanto quanto lo è stato Stefano Pioli. Il rapporto con il mister di Parma rimane immutato, ma c’è bisogno di una nuova gestione: quella di Fonseca sembra la prediletta, ma la lista è ancora piena di sorprese. Poi il nuovo attaccante, con Sesko che è un vero fan di Ibrahimovic. Questo potrebbe giocare le carte a favore del Diavolo, disposto a spendere tanto ma bene: Zirkzee scelta che comunque affascina, un po’ più bassi rimangono Guirassy e Gyokeres.
Capitolo Leao, c’è bisogno di cambiare passo. Esattamente come fatto sul rettangolo di gioco, Zlatan dovrà rendere Rafa ancora il frontman nonostante un’annata tra alti e bassi. La clausola da 175 milioni e il contratto da 7 milioni parlano da soli: deve rendere di più, soprattutto sottoporta. Ultimo, ma non per importanza, l’U23: l’idea si sta concretizzando mano a mano, con la volontà di trasferire molti gioielli della Primavera in Serie C per farsi le ossa con i professionisti.