L’annuncio di Roberto De Zerbi ha scosso il Brighton. Il tecnico italiano molla la panchina dei Seagulls per mancata unità d’intenti con la proprietà del club: commovente la richiesta dei tifosi al termine del match con il Manchester United, quando l’Amex Stadium intero ha intonato “Don’t leave us“, ovvero: “Non lasciarci“.
Ma De Zerbi guarda avanti e ammette: “Non so cosa riserva il futuro. Sicuramente, qualora dovessi rimanere tre, quattro, o cinque mesi fermo, non ci sarebbe alcun problema per me. Lavorerò, studierò diverse partite, squadre e allenatori. Devi mantenere attiva la conoscenza se vuoi rimanere al top. Spero di trovare una soluzione prima che la stagione inizi, ma al momento non c’è niente. Certo, spero di lavorare, ma altrimenti studierò: che siano altri allenatori o altre squadre. Aspetterò la prossima occasione“.
Sul suo futuro: “Al momento non ho alcuna proposta, puoi credermi o meno ma è così. Lascio il Brighton con due anni ancora di contratto, potete scegliermi se credermi o meno, ma è così“.
Il suo modo di intendere calcio: “Penso che le persone che lavorano e che hanno lavorato con me, mi abbiano sempre capito. Sono sempre stato in grado di trasmettere la mia passione e il mio significato di calcio agli altri, ma anche il significato di cosa questo sport significa per i fan, perché prima di essere stato un calciatore e prima di essere stato un allenatore, sono stato un grande tifoso e so benissimo cosa provano quando tifano. Ho sempre tenuto il calcio come priorità nella mia vita e voglio continuare a farlo“.
Se la sua storia in Premier League non è ancora finita: “Lo spero, spero sia così e spero di poter lavorare in questa competizione nuovamente, non so come e quando, ma è stato un onore lavorare qui“.