Manca poco e il Milan dovrebbe finire nelle mani di Paulo Fonseca. Lo afferma l’edizione questa mattina in edicola de La Gazzetta dello Sport, evidenziando come a giorni tutto potrebbe diventare ufficiale. Non c’è ancora accordo totale, non ci sono le firme, ma la strada è tracciata e stabilita. Perché è sempre stato nella testa del Milan ed è apprezzato per lo stile, in campo e fuori. Sul prato ama il calcio offensivo, lontano dalle telecamere è considerato un allenatore pronto a lavorare di squadra e a condividere le scelte della società, senza chiedere la luna.

Il Milan lo ha considerato da subito un candidato, Fonseca è stato la prima alternativa a Julen Lopetegui quando Pioli ha perso la panchina, e ha superato gli altri allenatori graditi. La scelta di Fonseca si spiega anche così, perché i punti di contatto con Pioli sono molti. Il Milan chiaramente ha voluto puntare su un uomo che, per approccio alla professione, somiglia a Pioli. In campo le differenze sono molte ed evidenti ma la scelta di fondo è la stessa: entrambi costruiscono con l’armonia, non con le scelte di rottura.

La prossima settimana, nei piani di tutti, sarà quella della definizione e della stretta di mano. Il Milan e Fonseca si sono parlati molto e hanno trovato un accordo quasi su tutto. Le prossime puntate serviranno per definire i dettagli e arrivare a un annuncio. Quando? Il Milan venerdì giocherà un’amichevole con la Roma a Perth, in Australia: Pioli non allenerà – ci sarà Daniele Bonera – ma l’idea del Milan è aspettare quest’ultimo capitolo prima di comunicare il nome del suo nuovo allenatore. E allora, i giorni dell’annuncio dovrebbero essere i primi di giugno, con probabile accordo per un biennale con opzione per il terzo anno.

In tutto questo, resta da capire come sarà la reazione dei tifosi. I milanisti sui social si sono sempre espressi chiaramente e, per rispondere al dominio dell’Inter, hanno chiesto… un cambio forte. Antonio Conte è stato invocato per settimane, per Sergio Conceiçao, Thiago Motta e Roberto De Zerbi c’è grande apprezzamento social, ma il Milan è rimasto fedele ai suoi principi e ha puntato su Fonseca, in lista dal primo giorno. Allora è curioso capire se, tra la serata di San Siro e i social, le voci di protesta torneranno ad alzarsi. Fonseca guarderà in tv e, al netto di sorprese per nulla prevedibili, per tutto giugno lavorerà sul suo Milan. Dovrà valutare la questione infortuni, che sono stati un problema sia per lui sia per Pioli, e capire come usare Leao, Pulisic, se resteranno anche Theo e Bennacer.