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Gazzetta: Milan, come allena Fonseca? Possesso, spinta in fascia e in difesa ora subisce poco. Leao alla David?

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport parla di un Paulo Fonseca sempre più vicino al Milan, e analizza il modo di giocare delle sue squadre. Il portoghese aveva lasciato la Serie A con la fama del giochista che prende troppi gol: in due campionati, la sua Roma ne aveva incassati più di 100. Ritornerà con un altro curriculum: il Lilla ha chiuso con la terza miglior difesa della Ligue 1, 34 gol subiti, uno in più del Psg campione. Questo equilibrio Fonseca dovrà ricostruirlo anche al Milan, passato dalle 31 reti al passivo dell’anno dello scudetto alle quarantasei di questa stagione.

Il Milan, poi, ha scelto Paulo perché da lui si aspetta una squadra che esprima uno stile di gioco riconoscibile e propositivo, nonché una gestione che permetta di valorizzare i talenti in rosa. Il 4-2-3-1 è più di un sistema di gioco: è stato a lungo un dogma, il modulo dal quale Fonseca non ha praticamente mai derogato nel triennio allo Shakthar. Qualcosa è cambiato durante i due anni sulla panchina della Roma: nell’autunno del 2020 il portoghese passò alla difesa a tre, sfruttando la spinta di Spinazzola a tutta fascia, e da allora il tabù del modulo è caduto definitivamente.

Anche al Lilla, infatti, Fonseca ha variato parecchio, dalle due punte al 4-3-3, mantenendo però i principi cardine della sua filosofia: controllo del gioco attraverso il possesso, ampiezza con i terzini, ricerca della verticalità. Anche per questo al di là delle Alpi Fonseca gode di un’ottima reputazione: è stato nominato per la panchina d’oro, ha sedotto il Marsiglia alla ricerca di un tecnico cui affidare la ricostruzione, ha conquistato i tifosi del Lilla, che non a caso spingeva per il rinnovo.

L’elenco dei giovani lanciati e sbocciati con Fonseca in panchina è piuttosto corposo: si va da Bove, Zalewski e Calafiori alla Roma fino a Yoro e Bouaddi. Più che di semisconosciuti da lanciare, però, nel Milan di oggi ci sono calciatori “a metà strada”: percorso avviato alla grande, ma con qualche pausa di troppo o la sensazione di non essere comunque arrivati al top .È il caso di Kalulu, Tomori, Reijnders, Chukwueze e dello stesso Leao. Fonseca è pronto ad aiutarli a finire il lavoro: lo ha già fatto in passato e vuole ripetersi in rossonero. Un esempio? Jonathan David: con Fonseca in panchina ha segnato come mai prima, 26 gol sia nella prima che nella seconda annata.

Paulo Fonseca - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Paulo Fonseca – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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