Durante Milan-Salernitana qualcuno si è accordo che il Diavolo sta cambiando piano piano. L’addio di Stefano Pioli, insieme a quello di Olivier Giroud e Simon Kjaer, non solo porterà a dei cambiamenti sul piano tattico, ma anche nella ricerca di nuovi pilastri. E due uomini, arrivati da un anno ma già maturi nell’esperienza rossonera, possono essere seri candidati per questi ruoli: si tratta di Christian Pulisic e Tijjani Reijnders.
Nel silenzio assoluto i due hanno raggiunto le 50 presenze con questa maglia (in una sola stagione!), e possono certamente migliorare i propri numeri nelle prossime annate. Difficile, in effetti, pensare già ad un cambiamento nell’estate: il Milan sa benissimo che deve ripartire sul mercato che ha funzionato (e, siamo sinceri, gran parte degli acquisti estivi sono andati bene).
Perché Christian Pulisic si è mostrato in forma, sia fisicamente che tatticamente. Ovunque è stato messo, ha performato bene: da trequartista centrale ha liberato spazio ai velocisti, sulla sinistra ha sostituito un grande come Leao e sulla destra…vabbé, ha spadroneggiato. L’americano con i club non ha mai avuto così tanta fiducia e, anche se non ha portato trofei, ha raggiunto traguardi personali importanti: questa infatti è stata la sua miglior stagione numericamente, ricordando dati leggendari come quelli di Ricardo Kakà.
Tijjani Reijnders è stato il faro del centrocampo, senza se e senza ma. Titolo che può essere conteso con Ruben Loftus-Cheek, sia chiaro, ma il 14 ha semplicemente giocato di più. Come ha giocato di più rispetto a Bennacer, Adli e Musah. Forse da utilizzare meglio in fase offensiva (a due ha reso meno, mentre a tre e da mezzala ha spinto decisamente di più), si è conquistato la Nazionale olandese e i complimenti di tutti come fosse un veterano esperto.
I due hanno già raggiunto quindi le 50 presenze, finendo per essere certezze. Ora, al prossimo allenatore, si può dare un consiglio: come dice spesso Stefano Pioli, il successore può trovare una situazione differente rispetto a quanto ha trovato il tecnico di Parma. E se la situazione differente è il poter contare su due campioni del genere, beh…il passo in avanti c’è stato.