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Un anno dopo, è sempre vivo il ricordo di Silvio Berlusconi: le testimonianze di Galliani, Sacchi e Ibrahimovic a Mediaset

Il 12 giugno 2023 ci ha lasciato il più grande Presidente della storia del calcio. Silvio Berlusconi viene ricordato un anno dopo a reti unificate nel gruppo Mediaset e, tra i vari tributi, ecco quelli di Adriano Galliani, Arrigo Sacchi e Zlatan Ibrahimovic.

Galliani:Il primo incontro? Io ero un imprenditore brianzolo, una sera vengo invitato a cena da Berlusconi. Mi innamoro subito di lui per i suoi modi di fare. Da quella sera ho goduto della sua fiducia piena, dal 1979 fino a un anno fa. Ho avuto questo privilegio di stare vicino a Berlusconi, mi ha migliorato tanto. È stato un maestro di vita. Mi commuovo ogni giorno. E quando entro in Senato e prendo il suo posto a sedere, mi emoziono“.

Sin dai primi anni di Milan disse alla squadra di voler vincere tutto. Risate. E poi ci ha regalato lo scudetto nel 1988, la Coppa dei Campioni nel 1989 e siamo diventati campioni del mondo nel 1990. Quel Milan arrivava da anni in Serie B. Ricordo le sue capacità motivazionali: entravo ad Arcore camminando e uscivo volando. Più che preso in giro per le mie esultanze ha cercato di calmarmi nel corso degli anni…

Berlusconi disse di prendere il Monza dalla Serie C e portarla in Serie A. Non voglio eccedere nel sentimentalismo, ma ho un ricordo indelebile di 45 anni insieme e vedere il suo posto vuoto…“.

Sacchi:Qualcosa abbiamo fatto insieme. Al nostro primo incontro entrai e dissi: ‘O siete pazzi o fenomeni, prendete la mia firma’. Galliani mi pagò meno di quanto guadagnavo AL Parma. Non mi interessavano i soldi, ma essere seguito dalla società. Berlusconi mi chiese di diventare la squadra più forte del mondo, e siamo diventati la più grande squadra della storia. È stato un grande, devo molto al Presidente. Vinceva sempre Berlusconi: vincere, convincere e divertire“.

Ibrahimovic:Avevo un bel rapporto personale con lui, parlavamo di tutto. Avevo rispetto verso di lui, volevo imparare e prenderlo come esempio. Motivava tanto, mi sfidava e dava consigli, come quello di non cambiare mai. Grazie a lui sono venuto al Milan: dopo una chiamata ho detto ‘Arrivo’. Berlusconi quando entrava in una stanza aveva quest’aura di rispetto che si notava. Portava energia, faceva ridere tutti. Un esempio perfetto per tutti quanti, lui era perfetto. Gli ho voluto tanto bene“.

Milan: Zlatan Ibrahimovic - MilanPress, robe dell’altro diavolo
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