È notizia di quest’oggi che la Procura Federale della Federcalcio ha archiviato il fascicolo aperto lo scorso marzo sul Milan e il passaggio di proprietà da Elliott a RedBird. Allo stato degli atti non è stata sostanzialmente rilevata alcuna irregolarità. Dunque l’indagine scattata quasi tre mesi fa dalla Procura di Milano ha portato ad nulla di fatto.
Nelle prime settimane d’indagine, a livello mediatico, era scattata la ricerca delle possibili sanzioni. Tutti i principali giornali sportivi, ma anche le TV, avevamo ipotizzato penalizzazioni sul campionato 2024/2025, alcuni addirittura avevano pensato ad un’esclusione dalle coppe europee per la stagione entrante.
Molto rumore. Parecchio vociare. Ma all’interno del mondo Milan è regnata la calma sin da subito e nessuno ai piani alti è sembrato tremare, nemmeno l’AD Furlani, indagato in prima persona lui pure. La serenità della dirigenza aveva lasciato presagire ad un finale come quello ufficializzato oggi, ma quel tam tam dei media qualche pensiero ai tifosi poteva darlo?
Qualche domanda sulle sentenze anticipate però ora sorge: come mai tanta fretta ad inizio indagine nel provar ad sparare sentenze da parte di molti giornalisti? Ricordiamo l’intelligentia giornalistica di diversi addetti ai lavori, sia quelli schierati apertamente sia i finti imparziali. Da parte di tutti oggi il silenzio più totale.
Il Milan è in un processo di vendor loan, che vi siano esponenti di Elliott ancora nel CDA non è così assurdo. Tuttavia rimane poco chiaro come RedBird sia così attenzionata quando dall’altra parte del naviglio, a causa di un’insolvenza passa sotto silenzio, vi è stato un cambio di proprietà ma nessun movimento di uomini ai piani altissimi. Anomalo. Qui però tutto tace. Non un dubbio, nessun giornalista a porre domande. Anche qui si nota quanto politicamente per il Diavolo serve far molta strada.