La questione Zirkzee-Milan è diventata una telenovela. Ogni giorno novità, seppur piccole, che muovono i fili di una trattativa inizialmente destinata a chiudersi in fretta ma non ancora sbloccata a causa di un unico tema importante: le commissioni all’agente. Quando si sbloccherà questa trattativa, in un senso o nell’altro? Il discorso è abbastanza chiaro: il Milan ha bisogno di un nuovo attaccante, è l’obiettivo dichiarato di questa stagione, ma deciderà di chiudere per Zirkzee oppure virerà su un altro obiettivo?
La redazione di MilanPress.it ha provato a trovare i pro e i contro della possibile chiusura di questa trattativa di mercato, che va per le lunghe anche – verosimilmente – a causa dell’improvvisa convocazione del centravanti olandese a Euro 2024.
Milan-Zirkzee: pro alle commissioni
Il primo tema che ci porta a dire sì al pagamento delle commissioni richieste da Kia Joorabchian riguarda la scelta economica sul centravanti nell’era moderna. Le cifre sono chiarissime: 40 milioni di euro di clausola rescissoria, 15 all’agente. Un totale di 55 milioni da sborsare per assicurarsi il centravanti del presente e del futuro. Dovesse saltare Zirkzee, ci sono attaccanti di questo calibro alle stesse cifre? Probabilmente no.
Secondo tema: l’hype della piazza e il peso mediatico. Questo tira e molla, con un esito positivo della trattativa, andrebbe senz’altro a rianimare il pensiero del tifoso milanista che nelle ultime settimane ha spesso criticato le scelte del club, ponendo l’interrogativo sulle ambizioni di questo Milan, non così chiare fino in fondo.
Terzo tema: creare un precedente. Esatto, perché un possibile precedente andrebbe in realtà a dimostrare ad un ambiente scettico e in parte scontento, di avere ambizioni di un certo tipo: fare qualsiasi cosa, anche sottostare alle alte commissioni, pur di assicurarsi uno dei migliori centravanti a buon prezzo sul mercato.
Milan-Zirkzee: contro alle commissioni
Se è vero che il precedente, in positivo, andrebbe a restituire tanto alla piazza e al popolo rossonero, dall’altro lato c’è la paura che questo fattore possa ritorcersi contro il Milan, che ha sempre combattuto per dire no alle onerose commissioni.
Il no categorico alla trattativa Zirkzee e alle spese per l’agente, aprirebbe comunque le porte verso un nuovo possibile nome. Magari Dovbyk, attaccante che ha fatto benissimo al Girona, impegnato con l’Ucraina a Euro 2024 o Santiago Gimenez del Feyenoord. Per farla breve: sul tavolo non c’è solo Joshua, ma tante altre possibilità.
Il punto d’incontro sulla delicata questione commissioni, lo si potrebbe trovare su una precisa chiave di lettura, che pone l’accento su una domanda specifica: quali sono le reali intenzioni del Milan? Il problema è “solo” il discorso commissioni alte da non voler accontentare oppure il club rossonero non vuole sborsare più di 50 milioni per il prossimo attaccante? Magari lo scopriremo presto…