Non va a buon fine il primo atto sul ricorso presentato contro il nuovo stadio del Milan a San Donato. I rossoneri escono vincitori da questo primo round, mettendo al tappeto i 13 dissidenti cittadini di – appunto – San Donato e Chiaravalle, sostenuti dal comitato “No Stadio a San Donato Milanese“.
Non è finita qui ovviamente, l’obbiettivo che vogliono raggiungere gli antagonisti dei rossoneri è quello di “chiedere l’annullamento degli atti adottati dall’amministrazione comunale a favore della realizzazione dello stadio del Milan nell’area San Francesco a San Donato Milanese“, come riportano i colleghi di Calcio e Finanza.
La sentenza del TAR si è quindi espressa a favore del club rossonero con le seguenti parole:
“Gli esponenti sono residenti nel Comune di San Donato Milanese (MI) e con il ricorso in epigrafe hanno impugnato gli atti inerenti una variante urbanistica di carattere sportivo ed un piano attuativo per la realizzazione di una nuova struttura sportiva, vale a dire lo stadio dell’A.C. Milan. Nel ricorso è contenuta una domanda di ostensione di una serie di documenti relativi al citato intervento. Il Comune ha affermato più volte di avere già messo a disposizione di taluni dei ricorrenti la documentazione da essi richiesta in questa sede; tuttavia, trattandosi di una documentazione molto copiosa, l’Amministrazione ha predisposto un apposito “Link” al quale accedere per la lettura dei documenti e dei loro allegati. Tale “Link” è inserito nelle memorie difensive del Comune, da ultimo quella depositata in vista dell’udienza del 18.6.2024. A tale proposito si ricordi che l’istanza di accesso documentale ha per oggetto esclusivamente documenti che sono in possesso dell’Amministrazione e non può in ogni caso trasformarsi in una sorta di controllo dell’operato amministrativo né può costringere l’Amministrazione stessa a formare nuovi atti. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Seconda) dichiara quindi improcedibile l’istanza di accesso contenuta nel ricorso in epigrafe“.