Ieri sera è andato in scena il big match del gruppo D Olanda-Francia terminato con il risultato finale di 0-0. Alla gara hanno preso parte diversi calciatori del Milan, ovvero Maignan, The Hernandez e ormai l’ex Giroud per la Francia, mentre Reijenders per la nazionale orange. La partita ha rappresentato certamente una fonte di interesse per tutti i milanisti, in modo da vedere all’opera i propri calciatori, tra l’altro tra i più rappresentativi della rosa, in vista della prossima stagione.

Nello specifico, chi si è contraddistinto positivamente tra i calciatori appena citati è senza dubbio Mike Maignan che anche ieri sera si è reso protagonista di un’altra eccellente prestazione che fa seguito a quella dell’esordio lo scorso lunedì contro l’Austria in cui ha contribuito con un paio di interventi alla vittoria francese per 1-0.

Ieri sera, già dopo 1 minuto, l’estremo difensore rossonero ha dovuto metterci una pezza sulla conclusione velenosissima di Frimpong dalla destra, mantenendo così il risultato sullo 0-0. Al minuto 15 si deve invece impegnare alla sua sinistra per respingere in corner un’altra conclusione velenosa dal limite dell’area di Gakpo, parata non facile considerando il rimbalzo del pallone sul terreno pochi istanti prima.

Nel secondo tempo, Maignan non viene impegnato eccessivamente, se non al minuto 69 in cui respinge con i piedi una bella conclusione di Depay in area di rigore che era riuscito ad aggirare il marcatore concludendo a rete. Subito dopo Simons ribadisce in gol, ma la sua rete viene annullata per una posizione di fuorigioco attivo di Dumfries che, al momento della conclusione del compagno, si trovava a pochissimi passi da Maignan impedendogli di fatto la parata.

Un inizio di Europeo da incorniciare per Mike che, dopo l’ultimo infortunio con il Milan, sembra essersi riassestato alla grande ottenendo due porte inviolate nelle due gare fin qua disputate. La sua leadership in campo e non solo dovrà guidare il Milan in questa nuova stagione, un Milan che in breve tempo si trova orfano sia di Giroud che di Kjaer, due calciatori carismatici in grado di poter gestire uno spogliatoio comunque ancora relativamente giovane.