Il saluto, quello a San Siro, si è già consumato poco più di un mese fa. Quello ufficiale si consuma invece oggi: tra pochissime ore il Milan non avrà più sotto contratto Mattia Caldara, Olivier Giroud, Simon Kjaer e Antonio Mirante. A tutti e quattro scade l’accordo con il Diavolo e tutti e quattro prenderanno strade differenti.
C’è chi come il francese volerà negli Stati Uniti (Los Angeles), chi invece si sposterà in Emilia Romagna (Modena) come il difensore italiano. Non è ancora chiaro il futuro del danese e del portiere, ma lo si scoprirà nelle prossime settimane. Ognuno, a modo proprio, ha rappresentato una tappa di questi ultimi anni rossoneri, nel bene e nel male.
L’ESTATE DELLA GRANDE SPESA E DELLA POCA RESA – In ordine cronologico, il più “anziano” dei quattro è Caldara, arrivato al Milan nell’estate 2018, la prima del Fondo Elliott e del duo Leonardo-Maldini (Higuain l’altro pezzo da novanta acquistato). Un’operazione da 35 milioni di euro che si è rivelata fallimentare per via dei problemi fisici che hanno attanagliato questi anni di carriera del difensore. I tanti prestiti e la continua permanenza in rossonero hanno fatto male a lui ed ai conti del club. Una tappa da dimenticare in via Aldo Rossi, un cerchio che si chiude oggi. 3 presenze.
L’INVERNO DELLA SVOLTA – Gennaio 2020: dopo la manita umiliante subita contro l’Atalanta, la società cambia passo e così anche la squadra che, dopo il lockdown, semina quanto poi raccoglierà l’annata successiva (Champions League). Uno dei principali protagonisti di questa risalita è stato, a sorpresa, Simon Kjaer. Il danese arrivò dal Siviglia, dopo il prestito fallimentare all’Atalanta, nello scetticismo generale. Da quel momento fino al grave infortunio a Genova del dicembre 2021 sarà uno dei migliori della squadra grazie al suo carisma, alla sua leadership e alle sue qualità dentro e fuori dal campo. 121 presenze, 1 gol e 3 assist.
L’ESTATE DOV’È NATO LO SCUDETTO – L’estate dello scudetto non è stata quella 2022, bensì quella precedente, 2021. In quel momento si sono poste le basi per conquistare un tricolore che mancava da troppo tempo. Il volto di quell’annata è quello di Olivier Giroud, capace di ribaltare un derby che si era messo sui binari sbagliati e portare un’energia differente in quel finale di stagione trionfante per il Milan. È l’estate delle conferme di Tomori e Tonali, così come quella dell’arrivo di Maignan, ma il centravanti si prende la scena. 132 presenze, 49 gol e 20 assist.
L’EMERGENZA INFORTUNI… ANCHE IN PORTA – Un altro simbolo di questi anni è rappresentato dall’arrivo in rossonero, a sorpresa, di Antonio Mirante. Nell’ottobre 2021 il Milan si trova a fronteggiare un’emergenza infortuni che colpisce anche il portiere titolare, Mike Maignan. Il vice Ciprian Tatarusanu non convince appieno, sebbene continuerà a giocare, così viene definito il trasferimento a parametro zero dell’esperto estremo difensore ex Roma. Poche volte impegnato in questi anni, è stato comunque uno dei giocatori scudettati. 4 presenze.
