A 4 giorni dal raduno il Milan si ritrova senza la punta. Dura da mandare giù, soprattutto con la quantità di nomi passati attraverso i media (alcuni più reali, altri creati dalla fantasia degli agenti). Il rinnovo annuale di Luka Jovic è un buon punto di partenza, ma i rientri di Lorenzo Colombo, Divock Origi e Marco Nasti non sono abbastanza per compensare l’addio di Olivier Giroud.
La speranza è quella di sbloccare con urgenza la trattativa che porterebbe Joshua Zirkzee a Milanello il prima possibile, con il benestare di Kia Joorabchian e…del Manchester United: i Red Devils stanno avendo gli stessi problemi dei rossoneri sulle commissioni dell’agente, e potrebbero virare su altri obiettivi meno proibitivi. A quel punto via libera ai meneghini, i quali si sono liberati dall’ingaggio di Stefano Pioli con un anno di anticipo.
E se questo scenario non dovesse accadere? Il Milan ha già alzato la testa e si è guardato intorno, ritrovando in giornata quell’amore mai sbocciato definitivamente con Alvaro Morata. Il Diavolo si è detto pronto a pagare la clausola dello spagnolo per tappare un buco importante nella squadra di Paulo Fonseca. La sensazione è che l’attaccante dell’Atletico Madrid, a soli 13 milioni, sia un grande affare. Ma non deve essere l’unico.
Sì, perché a questo punto i soldi non utilizzati nella trattativa per la punta del Bologna andrebbero comunque reinvestiti in qualche altro modo. E in giro non c’è tanto materiale…se non i soliti noti. Escludendo Romelu Lukaku (proiettato verso Napoli) e Santiago Gimenez (costoso già da solo), i più papabili sono Artem Dovbyk e Jonathan David. Con la cessione di Morata, i Colchoneros sfrutterebbero un effetto domino per assicurarsi l’ucraino sorpresa de La Liga. E rimane quindi il canadese.
Ma la coppia Morata-David, nonostante sia frutto di una fantasia che si può concretizzare, equivale al solo Zirkzee? I due prima citati sono titolari tra le squadre più importanti d’Europa, eppure c’è l’idea che il Milan debba finalmente osare e comprare il 9 talentuoso che può cambiare le sorti della squadra, crescendo in un sistema collaudato nel corso degli anni.
Comunque vada, l’intenzione del club nel provarci c’è e si vede. E se la contestazione avverrà a Milanello il prossimo 8 luglio, ci può stare. In fondo le due parti, tifoseria e dirigenza, sono d’accordo: bisogna sbrigarsi sui colpi di mercato importanti, perché a certe cifre è difficile trovare di meglio. Che sia uno o che siano due.