È il momento della pressione per la dirigenza rossonera. Pressione dall’ambiente interno, con i tifosi che specialmente chiedono concretezza e chiarezza sul progetto. Pressione dall’esterno perché ora a livello mediatico ancora più altre situazioni, il Milan è un bersaglio molto semplice da colpire.
Questa debolezza sta destabilizzando la tifoseria. La Curva Sud non ha presenziato al primo giorno di raduno e non è facile ricordarsi l’ultima che sia accaduto. Le ultime gare di campionato son state purtroppo prodromo di quel che stiamo vedendo ora e inizia ad esser complicato dar loro torto.
Solo in questi giorni son stati accostati al Diavolo tre giocatori quasi dal nulla. Depay, sappiamo esser un free agent di lusso, ma sappiamo anche che si tratta di un numero 9 atipico, di quelli tatticamente non semplici da collocare e/o esaltare. Adeyemi del Borussia Dortmund che invece è prettamente un esterno di sinistra e in una squadra con Leao sarebbe un investimento oneroso difficile da comprendere. Yazici, altro parametro zero, trequartista che Fonseca ha avuto al Lille e che in linea di massima in un 4-2-3-1 potrebbe starci, ma sembra anch’egli un nome un po’ forzato al momento.
I giornalisti ad oggi potrebbe portar a spasso un po’ tutti sulle tematiche rossonere. Il club è stato parecchio silente e ora in pratica sta parlando solo Ibrahimovic, ma lo sta facendo in modo a volte criptico, più per non far capire che per lasciar intendere reali strategie.
Il vero problema è che in questo periodo ogni nome crea agitazione. Si ha l’impressione che sia tutto sbagliato o nella migliore delle ipotesi, improvvisato. Per invertire queste sensazioni serviranno molto uno o due acquisti azzeccati. Ma pare che la notte sia ancora lunga e l’attesa per il primo colpo continuerà a snervare tutti, almeno fintanto che si giocherà EURO 2024 in Germania.