La seconda settimana di lavoro è terminata e si sta per aprire quella che porterà il Milan verso la tournée negli USA. Una settimana che è coincisa con il primo acquisto della campagna rafforzamenti estiva: Alvaro Morata. Una settimana che è coincisa con il primo test amichevole della squadra di Fonseca contro il Rapid Vienna, terminato 1-1. Cosa possiamo cogliere da questi primi 12 giorni o poco più? Cosa possiamo aspettarci dai prossimi?
Il mercato entra nel vivo
Dopo una piccola impasse dovuta soprattutto a due fattori (la telenovela Zirkzee e l’Europeo), la sessione di mercato rossonera è iniziata con l’acquisto del tassello mancante e necessario per chiudere il buco lasciato dall’addio di Olivier Giroud. L’acquisizione di Alvaro Morata, che inizierà a lavorare a Milanello ad inizio agosto dopo le meritate vacanze, ha sbloccato i movimenti del club. Il centravanti era una figura chiave anche per la scelti dei successivi investimenti, per capire quanto sarebbe stato destinato a quel ruolo.
I prossimi 7 giorni saranno fondamentali per cercare di chiudere due dossier aperti e per i quali si sta lavorando da qualche tempo a questa parte. Youssouf Fofana è corteggiato da settimane, mentre la trattativa per Strahinja Pavlovic è ben più recente. Per entrambi c’è l’accordo per un quinquennale, il primo a circa 3,5 milioni bonus compresi e il secondo per un cifra tra i 1,5 e 2 milioni di euro. Per entrambi si sta dialogando con i club d’appartenenza, Monaco e Salisburgo, così da far scendere le iniziali richieste di oltre 20 milioni ad una quota di poco inferiore alla seconda decina.
La sensazione è che stia per arrivare il momento decisivo per le due operazioni, perché il difensore serbo dovrebbe aver terminato le vacanze post Europeo e sarebbe pronto per partire per la tournée, mentre il francese sta aspettando da tempo di definire il suo addio ai monegaschi.
Due ruoli chiave come il centrale difensivo e il mediano che cercano un nuovo padrone. L’uscita di Simic, direzione Anderlecht, impone l’arrivo di un altro giocatore nel reparto. A centrocampo, invece, mancano le caratteristiche del classe ’99 transalpino che colmerebbe una lacuna presente da tempo in rosa. Poi si penserà al secondo attaccante, ad un ulteriore rinforzo a centrocampo e, eventualmente, al terzino destro: tutti affari che potrebbero risolversi nel mese di agosto. Morata, Pavlovic e Fofana: presentarsi a fine luglio con questi tre innesti sarebbe un bel messaggio anche per i tifosi.
La sgambata in amichevole
Molto difficile dare giudizi ai 90′ dell’Allianz Stadion di Vienna, sia per la diversa condizione delle due squadre che per gli interpreti visti sul terreno di gioco. La prima segnalazione da fare è la seguente: si continuerà sul 4-2-3-1 in partenza, mentre in fase di non possesso la sensazione è che si opterà per un 4-4-2 con il trequartista alzato sulla linea del centravanti. Un 4-2-3-1 che può variare a seconda delle caratteristiche dei centrocampisti e dei terzini, così come delle ali offensive.
Una sgambata che ha confermato il lavoro importante che dovranno fare i terzini sia con la palla (alti e larghi, oppure accentrandosi e creando spazio laterale), ma che dovranno fare anche gli esterni offensivi in fase di ripiego (come si adatterà Leao a quel 4-4-2?). Interessante il lavoro che potrebbe svolgere Florenzi al centro del campo, così come quello di Saelemaekers sulla fascia, accentrandosi e inserendosi. Entrambi, però, sono in bilico e rischiano di salutare.
Presto, troppo presto per parlare della mano di Fonseca o esprimere pareri contrari all’idea di gioco del tecnico. Preoccupano gli spazi concessi in zona difensiva, ma è una preoccupazione che va parametrata con una prima amichevole di metà luglio. Il tempo per arrivare pronti al 17 agosto c’è: andrà sfruttato al meglio, in attesa dei rientri dei big che alzeranno il livello.