La primissima uscita stagionale del Milan si chiude sul risultato di 1-1 contro il Rapid Vienna. Una partita complicata dall’inizio alla fine, soprattutto a causa della differenza di condizione fisica tra le due squadre, con il Diavolo nettamente e comprensibilmente indietro e con sole due settimane di preparazione atletica nelle gambe.
Al netto del risultato, che conta relativamente poco nelle prime uscite come quella di ieri, è importante capire la risposta dei giocatori – seppur a piccole dosi – alle idee di gioco del nuovo allenatore Paulo Fonseca. Un Fonseca che, he allo stesso tempo, sfrutterà queste amichevoli per confermare le sue idee iniziali o cambiare il punto di vista su alcuni elementi in rosa.
Il grande protagonista, e uno dei migliori con la casacca rossonera nella gara di ieri, è stato senz’altro Alessandro Florenzi. Subentrato nella ripresa, il neo-numero 24 (ha scelto questa maglia con il numero preferito dopo l’addio di Simon Kjaer) ha dimostrato di essere tra i pochi già sul pezzo. Corsa, generosità, e soprattutto la duttilità di ricoprire il ruolo di mediano a centrocampo. L’importanza di Alessandro Florenzi è evidente anche dentro queste piccole partite: parla, si fa sentire, tiene tutti concentrati. Tutto questo nonostante le voci che lo vedevano (e lo vedono) già lontano da Milanello e, soprattutto, segna il gol del momentaneo vantaggio con uno straordinario inserimento.
Un gol importante che può fungere da monito sull’importanza del terzino rossonero all’interno della rosa e dello spogliatoio. A un anno dalla scadenza e con la consapevolezza di uno scarso minutaggio, Florenzi può ancora dimostrare di essere assoluto protagonista anche nel Milan di Paulo Fonseca. Poi, di fatto, il suo marchio non lo toglierà nessuno: il primo gol (seppur non ufficiale) dell’era Fonseca porta la sua firma.