Non ci si doveva aspettare granché, lo sapevamo e così è stato: quella di ieri a Vienna è stata una partita complicata per il Milan, contro una squadra sicuramente inferiore dal punto di vista tecnico, ma avanti anni luce su quello fisico, visto che tra pochi giorni inizierà la propria stagione ufficiale. Il Diavolo veniva da due settimane di duri carichi atletici, necessità impellente dopo che negli ultimi due anni si è vista una squadra troppo spesso sulle gambe.
In questi primi giorni da tecnico rossonero, Paulo Fonseca ha lavorato, giustamente, soprattutto sulla compattezza in fase di non possesso, il grande tallone di Achille del Milan ’23/’24, che in ogni partita concedeva agli avversari un numero di palle gol non confacente ad una squadra da piani alti della classifica. Difficoltà in fase difensiva che si sono viste in parte anche ieri, soprattutto nel primo tempo perchè Adli e Pobega non sono adatti a fare da frangiflutti. Il Milan ha cercato di essere compatto, ma ha preso un paio di imbucate e si è abbassato per limitare i danni. Chiara volontà del tecnico ex Roma di avere una formazione con meno duelli uno contro uno a tutto campo e più attenzione ad occupare gli spazi.
Milan, rompi gli indugi e prendi subito Fofana
Superfluo dire, però, che, per difendere meglio, oltre a migliorare nell’atteggiamento tattico complessivo, servono giocatori che quel compito lo sappiano fare e lo facciano “per mestiere”. Ed è per questo motivo che, chi scrive, sommessamente ritiene che – seppur utili e da prendere siano i vari Pavlovic, Samardzic e Fullkrug – ad oggi la vera priorità del Milan ha un nome e cognome ben preciso: Youssouf Fofana. Il nazionale francese è il profilo ideale da mettere davanti alla difesa a fare da schermo. Il Diavolo ha un disperato bisogno di un giocatore di forza, atletismo e fisicità, capace di andare in marcatura sugli avversari e rompere le linee di passaggio altrui.
Insomma, è arrivato il momento di rompere gli indugi e sferrare l’assalto finale e decisivo al classe 1999, anche a costo di mettere sul piatto quei 3-4 milioni che oggi costituiscono la forbice tra l’offerta rossonera e la richiesta del Monaco. Sul mercato non è sempre utile e necessario andare al braccio di ferro, soprattutto per un giocatore che è evidentemente una necessità: si porti al più presto l’ex Strasburgo alla corte di Fonseca, magari prima della tournée americana…
