La prima uscita stagionale del “nuovo” Milan di Paulo Fonseca si è conclusa 1-1, con i rossoneri che si sono visti raggiungere alla fine (88′) dopo l’iniziale vantaggio di Alessandro Florenzi al 64′. Difficile aspettarsi tanto da questa partita, ma per diversi motivi: i principali top players della squadra non sono ancora presenti, in quanto si stanno godendo le vacanze post Europeo; è una semplice amichevole di luglio, anche il meteo molto afoso e caldo non aiuta nelle prestazioni dei calciatori; il Rapid Vienna era più avanti nella preparazione e con la squadra al completo.

Nonostante tutto ciò appena detto, dei piccoli segnali positivi ci sono. Piccoli perché uno dei più propositivi era davvero piccolo. Il suo nome è Mattia Liberali, 17 anni e, con tutte le probabilità, destinato al Milan Futuro. Il ragazzo si era già fatto notare nel Milan Primavera dell’ormai ex Ignazio Abate, ma anche nell’Italia U17. Anche Daniel Maldini, tornato in patria dopo il prestito che l’ha visto sballottato tra Empoli e Monza durante la scorsa stagione, ha fatto registrare netti miglioramenti: movimenti ben eseguiti, visione degli spazi e tanta buona volontà.

Anche Ruben Loftus-Cheek, subentrato nel secondo tempo per uno spento Yacine Adli, ha fatto intendere di star bene. La sua forza fisica è ben nota, tanta gamba e, soprattutto, lucidità.

SCELTE DIFFICILI

Insomma, da quanto riportato precedentemente, la trequarti sembrerebbe essere l’ultimo dei problemi per i rossoneri, considerando anche un Alexis Saelemaekers proveniente da una grande stagione nel Bologna. Ma il punto interrogativo più grande ha un nome, anzi un cognome, abbastanza pesante: Maldini.

Figlio d’arte di un grande milanista che, con il club rossonero, ha vinto tutto quello che si poteva vincere. Eppure il suo spazio se lo sta ritagliando da solo, dopo diversi anni in panchina per il Diavolo, mostra dei miglioramenti importanti. Il quesito quindi è: tenerlo o no? Che spazio potrebbe riuscire a ritagliarsi?

Con la trattativa per Samardzic che sta prendendo forma, sembra che nelle idee di Fonseca non ci sia spazio per il figlio di Paolo. Se il serbo dovesse davvero arrivare, Daniel sarebbe la terza/quarta scelta e i minuti per lui sarebbero ridotti ai minimi termini. Tenerlo ancora e prestarlo per un altro anno potrebbe essere un’opzione, ma il contratto in scadenza l’anno prossimo non da una grande mano d’aiuto.

Il rinnovo sarebbe un’idea tutt’altro che insensata, ma per il momento tutto tace. Sta tutto poi anche nella volontà di rimanere del giocatore, che ha sempre comunque fatto capire quanto sia attaccato al Milan. La prima amichevole della stagione può non voler significare nulla, ma spesso mette in mostra chi è più determinato a voler rimanere e dare tutto in qualsiasi circostanza, e se Daniel ha preso da papà e dal nonno, beh… c’è poco di cui stare a parlare.