Paulo Fonseca è stato protagonista della prima conferenza stampa rossonera nella tournée negli Stati Uniti, alla vigilia del match contro il Manchester City. Il tecnico ha parlato dell’idea di gioco della sua squadra, ma non solo: ecco le sue dichiarazioni riportate da MilanReports.
“Sin dal primo giorno in cui sono arrivato, ho iniziato a lavorare sull’organizzazione difensiva. Sarà differente, ma non voglio fare paragoni. Stiamo lavorando su quello. Dobbiamo migliorare difensivamente se vogliamo vincere. Vogliamo difendere lontano dalla nostra area e stiamo lavorando ogni giorno per farlo“.
Sulla Serie A e Pulisic: “Da allenatore, credo sia il campionato più difficile tatticamente perché le squadre sono ben organizzate difensivamente. È molto complicato, perché ogni squadra ha la propria strategia. È difficile per un giocatore come Christian trovare spazio in Italia, ma se ha fatto così bene il primo anno, può fare ancora meglio“.
Sulle differenze della Serie A rispetto all’esperienza alla Roma: “Le partite sono cambiate molto nelle ultime stagioni. In Italia non è diverso, sono stato in Francia per due anni e non ho visto tutte le partite in Italia, ma vedo delle differenze. L’altro giorno ho visto il Como, che è stato promosso in Serie A, e offensivamente sono molto molto forti“.
Sul Milan Futuro: “Credo che il Milan si stia preparando bene per il futuro. L’Italia ha bisogno di prepararsi bene per il futuro producendo nuovi giocatori. Il Milan ha fatto un grande passo per aiutare in questo senso. Noi, come ha spiegato Zlatan, siamo quasi la stessa squadra, loro lavorano come noi e allo stesso tempo, e ci sono tanti giovani giocatori con noi ora e io sarò sempre attento a tutti i giocatori. Per me i giocatori, se hanno qualità e coraggio, possono giocare. L’intenzione è quella di lavorare con loro e farli crescere per essere pronti a giocare con la prima squadra“.
Fonseca conclude sul ruolo di trequartista: “Penso che Christian possa giocare in quella posizione di numero 10. Anche Loftus-Cheek può giocare in quella posizione. Non so però se nella nostra idea di gioco si possa parlare di numero 10“.
