Neanche un attimo di pausa per il Milan, che dopo il match di campionato dovrà preparare al meglio la prima sfida della nuova Champions. Martedì 17 settembre, alla Scala del Calcio, arriverà il Liverpool di Arne Slot partito con grande intensità e convinzione (una sola sconfitta all’ultima di campionato).
Tra i 5 calciatori – Van Dijk, Szoboszlai, Salah, Mac Allister e Gravenberch – entrati subito nelle grazie dell’ex tecnico del Feyenoord rientra la combinazione di tecnica e forza sulla linea di centrocampo dell’olandese Ryan Gravenberch. Interessante la percentuale di passaggi completati dal numero 38 dei Reds che risponde all’87%.
Salta subito all’occhio la grande disposizione difensiva nonostante la sconfitta per 0-1 maturata contro il Nottingham Forest. Se alla solidità dei due centrali si aggiunge la tecnica e mobilità di due terzini come Alexander-Arnold e Robertson – uno dei due rimane più arretrato per consentire maggiore equilibrio – è opportuno iniziare a parlare della nuova creatura plasmata da Slot.
Solo un cambio in attacco meritevole di approfondimento. Darwin Nunez non è più da considerare il numero 9 titolare perchè un certo Diogo Jota garantisce quel mix tra freddezza e tecnica utili a far funzionare la macchina dalle 6 Champions. Il portoghese rispetta le occasioni da rete nell’arco dei 90 minuti: 0,9 di xG contro l’Ipswich (1 gol), più basso contro Brentford (0,6) ma assist portato comunque a casa.
Non ha bisogno di presentazioni Mohamed Salah, uno dei calciatori africani più forti della storia… e il bottino di gol aumenta partita dopo partita. Da un continente all’altro brilla la stella del colombiano Luis Diaz, forse l’uomo da joga bonito capace di scardinare le difese avversarie con la fantasia e la rapidità. Attenzione anche ai ripiegamenti difensivi di questo giocatore, percentuali di tackle riusciti superiore al 65%.
L’allenatore olandese ha sempre dribblato le domande sui singoli, per lui bisogna concentrarsi esclusivamente sul collettivo di squadra. Linea di pensiero simile a quella del predecessore e l’organico, uguale allo scorso anno (Chiesa la novità), non impone un cambiamento radicale. Osare è la parole d’ordine del Liverpool targato SLOT-MACHINE, sfidando le contrastanti probabilità di successo come nel gioco d’azzardo. Se tutto dovesse andare per il verso giusto il risultato finale potrebbe essere straordinario.
Esame difficilissimo nella scuola di San Siro, vedremo chi si aggiudicherà la prima cattedra su 8 disponibili. Milan o Liverpool non si sa, ma restano due club che hanno fatto la storia seguendo un passo molto simile.
