Dopo due punti nelle prime tre di Serie A, Paulo Fonseca trova la prima vittoria ufficiale sulla panchina del Milan: i rossoneri travolgono il Venezia a San Siro con una prima mezz’ora straripante, nella quale vengono segnati tutti i gol del 4-0 finale.
Milan-Venezia, primo tempo
Fonseca ritrova Morata dall’infortunio, ma lo spagnolo va in panchina ed è Abraham ad agire da centravanti; in difesa c’è Gabbia e non Tomori a far coppia con Pavlovic, mentre qualche metro più avanti è Reijnders ad agire come trequartista con Loftus-Cheek in mediana accanto a Fofana. Di Francesco risponde con un 3-4-2-1 con Busio e Oristanio a supporto di Pohjanpalo. L’avvio del Milan è devastante, se si pensa che in 27 minuti i rossoneri segnano la bellezza di quattro gol. Ad aprire le danze è Theo Hernandez, che, dopo nemmeno novanta secondi, riceve di tacco da Leao e con il sinistro dà vita ad un tiro-cross sul quale Joronen pasticcia, facendosi passare la palla in mezzo alle gambe; al quarto d’ora, angolo di Pulisic, in una selva di uomini è Youssouf Fofana a metterci l’ultimo tocco e trovare il raddoppio.
Superata la mezz’ora di gioco, in poco più di tre minuti, il Diavolo trova il tris e il poker, entrambi su rigore: il primo viene concesso per atterramento di Tammy Abraham da parte di Joronen e viene trasformato da Christian Pulisic, che poi lascia il secondo – guadagnato da Leao – allo stesso attaccante ex Roma, al suo primo gol in rossonero. Eppure il Venezia, prima di capitolare, qualche occasione l’aveva creata, con la svirgolata da buona posizione di Pohjanpalo e con i tiri di Oristanio prima e Nicolussi Caviglia poi terminati di poco a lato. Nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione, il Milan va in gestione e il Venezia, tramortito dai quattro gol ci prova ancora con Oristanio, la cui conclusione è debole e facile preda di Maignan. A San Siro, dunque, si va a riposo con il Milan avanti di quattro gol.
Milan-Venezia, secondo tempo
Nessun cambio all’intervallo per i due tecnici, con il Milan che riparte bene, creando subito un’occasione: imbucata di Loftus-Cheek per Leao, che calcia ma trova stavolta la risposta di Joronen. Poco dopo, il portoghese si traveste da assist man, pennellando al centro, dove Gabbia gira di testa trovando ancora il portiere finlandese. Il Milan non spinge sull’acceleratore, pensando anche che nei prossimi otto giorni ci saranno da affrontare Liverpool e Inter e al ventunesimo Fonseca concede la standing ovation a Reijnders e Leao, inserendo Okafor e Morata.
A venti dall’intervallo, il Venezia troverebbe il gol della bandiera con Zampano, ma l’arbitro viene richiamato al VAR per un brutto fallo ad inizio azione di Nicolussi Caviglia su Loftus-Cheek, con il centrocampista del Venezia che si becca anche il secondo giallo e l’espulsione anticipata. Subito dopo, Fonseca inserisce Musah al posto di Abraham e qualche minuto seguente anche Zeroli e Chukwueze per Fofana e Pulisic. Nell’ultimo quarto d’ora, recupero compreso, non accade nulla di rilevante, ed il Milan conduce in porto una vittoria che dà morale in vista delle supersfide contro Liverpool e Inter.
