Da quel derby vinto per 3-2 con doppietta di Leao e girata di Giroud sembra essere passato troppo tempo, come è tanto il tempo in cui il Milan cerca riscatto contro l’Inter. Ricordate il richiamo della curva rossonera dopo la sconfitta per 2-0 di La Spezia? Subito dopo sarebbe andato in scena la semifinale di ritorno di Champions, l’Euroderby stampato su tutte le prime pagine dei quotidiani sportivi nazionali per intenderci, ma nonostante ciò il filotto di sconfitte era soltanto a metà strada.
Emergono due aspetti che Fonseca dovrà far trasparire sin dalla conferenza pre-gara: il lavoro mentale di una squadra apparsa alquanto fragile e la voglia di osare, con umiltà, sulle scelte di formazione. Ibrahimovic spera in una reazione immediata dalla squadra, vedremo se ci saranno i presupposti per invertire il trend negativo degli ultimi anni. Di fatto, quest’oggi lo svedese è stato al fianco della squadra, seguendo l’allenamento da vicino, restando a pranzo con il gruppo e parlando – nello specifico – con i leader: Maignan, Theo Hernandez, Leao, Reijnders.
Mai come in un derby, e mai come in un momento come questo, sarà importante mettere tutto da parte, concentrandosi e ritrovando lucidità mentale e quello spirito che a Milanello probabilmente non è mai emerso nel corso di questa stagione. Il resto, poi è affidato ai giocatori, soprattutto i più “longevi”: a chi ha perso sei derby consecutivi, a chi vuole riscattare un pessimo trend, a chi vuole riprendersi una piccola rivincita contro chi ha avuto nettamente avuto la meglio negli ultimi due anni. D’altronde siamo a inizio stagione, ancora tutto è in ballo: basta davvero poco per superare questo ostacolo mentale.
