Siamo alla quinta vigilia di campionato e si sa che quella del Derby non è come le altre. Domani sera a San Siro è in programma Inter-Milan ed è già un bivio per Fonseca il quale si gioca la panchina nella sua prima stracittadina dopo solo un mese dall’inizio della stagione. In avvicinamento alla partita, il tecnico portoghese del Milan ha parlato un conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
“Post Liverpool? C’è una grande frustrazione da parte di tutti, ma anche consapevolezza che siamo uniti per uscire dalla situazione. La squadra capisce il momento, lavoriamo insieme per fare meglio, la soluzione è lavorare“.
“Derby? Dobbiamo giocare contro una squdra molto forte. Io guardo le cose positive: abbiamo tanto da guadagnare da questo match. Può essere un momento importante per noi“.
“Sensazioni? Non penso al mio futuro legato al derby, la cosa più importante è la squadra. Io mi concentro sul mio lavoro per far imparare alla squadra ad essere pronti“.
“Di cosa ho parlato con Ibrahimovic? Io ho sempre sentito la fiducia nel mio lavoro, non è cambiato nulla. Capisco la curiosità di quando Zlatan viene qui, ma non parlo di cosa ci siamo detti“.
“Qual è il problema nell’imporre il gioco? Posso avere tanti motivi per spiegare, ma non voglio trovare scuse. Voglio affrontare quello che sta succedendo con il lavoro e il dialogo coi miei giocatori. Abbiamo dei buoni momenti, ci manca continuità. Io sento la crescita della squadra ogni giorno, dobbiamo avere continuità per arrivare dove voglio. Abbiamo bisogno di tempo“.
“C’è qualcosa che non rifarei? No, faccio quello che credo. Io continuo a credere in quello che penso debba essere una squadra e il suo gioco. Continuerò a lavorare a quello in cui credo“.
“Qualcosa dell’atteggiamento visto in settimana mi ha detto che può essere la svolta? Io non dico bugie: oggi sono qui pre derby con fiducia. Mi piacerebbe farvi vedere la settimana della squadra e come hanno lavorato i giocatori. Non posso che dire che gli ultimi giorni sono stati fantastici e non posso che avere fiducia per domani e per il futuro“.
“Stesso atteggiamento visto col Liverpool? Ovviamente per ogni partita abbiamo una strategia diversa. Sappiamo di affrontare una squadra molto forte, abbiamo preparato la partita in funzione dell’avversario. Noi comunque vogliamo giocare e avere l’iniziativa, poi vogliamo difendere bene. Abbiamo la squadra come sempre guardando l’avversario“.
“Convinto del mercato? Sono convinto che abbiamo dei giocatori per una squadra fortissima. Lo siamo già? No“.
“Possibile una versione del Milan che fa bene in attacco e difesa? Con la Lazio nel primo tempo abbiamo subito poco perché avevamo la palla, e quando l’abbiamo corriamo meno rischi. Come possiamo vincere domani? Marcando meglio e facendo più gol, così si vince una partita”.
“Come sto vivendo la differenza tra gioco e risultati? Mi hanno portato qui perché volevano cambiare. Io credo che una squadra quando ha la palla ha più possibilità di vincere, lo continuo a credere. Con la qualità della nostra rosa dobbiamo avere più la palla e creare di più“.
“Perché siamo stati poco pericolosi col Liverpool? Vogliamo avere la palla per creare occasioni, contro il Liverpool è difficile farlo per chiunque. Noi abbiamo avuto alcune situazioni in cui avremmo potuto farlo meglio con decisioni migliori. Quello è stato il nostro problema: le ultimi decisioni. Esempio: Salah è quello che ha toccato meno volte la palla, ma le prime due volte in cui l’ha toccata ha preso due traverse“.
“Come commento le voci fuori da Milanello? A me non sono arrivate. Se sento quello di cui parlate non posso lavorare, per questo a me non importa quello che viene detto fuori da qui. Io non cerco quello che viene detto perché non lavorerei tranquillo. Per me la cosa importante è quello che sento qui“.
“Domani dobbiamo fare come l’Inter con il Manchester City? Una buona domanda per farmi parlare bene dell’Inter, ma io non voglio“.
“Come ricostruire la testa dopo il Liverpool? E’ quello che ho fatto questa settimana. Ho fatto vedere cosa abbiamo fatto bene: i primi 20 minuti. Ho cercato di far credere ai giocatori che possono fare meglio, abbiamo qualità e dobbiamo avere fiducia. Dobbiamo guardare il Liverpool: hanno preso gol dopo 3 minuti e non sono mai cambiati. Io voglio che i giocatori abbiano sempre fiducia: un momento non deve cambiare tutto“.
“Chi sono i leader del Milan? Non voglio individualizzare. Quando non si vince la cosa più facile è cercare scuse, e questa è una delle scuse più semplice. Abbiamo dei leader, non mancano nel gruppo“.
“Cosa fare senza palla con l’Inter? Noi anche domani dobbiamo avere la palla e quando non ce l’abbiamo dobbiamo recuperarla velocemente. Poi giochiamo con l’Inter: in alcuni momenti saremo obbligati a difendere bassi, insieme e corti e dobbiamo farlo bene. Se non vogliamo soffrire dobbiamo perdere meno la palla. Mi sento un leone o un gattino? Sempre un leone“.
“Coppia Tomori-Pavlovic più utilizzata? Ho gestito le 3 partite in una settimana. Col Venezia non abbiamo preso gol, ma era una partita diversa dal Liverpool. Mi fido di tutti i centrali, posso scegliere i giocatori in base al momento e cosi farò. Pulisic? Me lo aspettavo così forte. Può giocare in tanti ruoli ed è intelligente, me lo aspettavo così“.
“Differenze mentali tra allenamento e partita? Io dico ai giocatori di essere sempre gli stessi, sia che stiamo vincendo sia che stiamo perdendo. Al momento vedo delle differenze: è un processo nuovo, con il tempo, la fiducia e il lavoro possono arrivare a capire che possono sempre dominare“.
