La scia positiva che ha portato la vittoria contro l’Inter è sicuramente destinata a protrarsi anche nei prossimi giorni, ma dentro i cancelli di Milanello è già tempo di resettare. Se è vero che tornare alla vittoria nel derby è servito a ristabilire tranquillità e portare fiducia, è altrettanto certo che ora i tifosi attendono conferme. Dopo l’incornata di Gabbia a una manciata di minuti dal triplice fischio, San Siro già iniziava a riempirsi nuovamente, ma per il match successivo, quello contro il Lecce.
La più classica delle partite trappola. Ossia quella che vede un club in piena fiducia, il Milan, contro una squadra modesta con tutt’altri obiettivi. Ma occhio a sottovalutare il Lecce. Dopo un avvio complicato con due corazzate come Atalanta e Inter, i pugliesi hanno già ottenuto la prima vittoria, contro il Cagliari, e frenato due rivelazioni di questo inizio di campionato, Toro e Parma. Che contro i rossoneri hanno saputo dire la loro.
Ecco perché sarà fondamentale l’equilibrio mentale. Dopo una vittoria nel derby è semplice cadere nella sufficienza, nella presunzione, considerando Lecce come un agevole ostacolo in attesa di essere superato. Senza contare che poi si tornerà a giocare anche in Champions League… Ecco, su questo dovrà essere perfetto Paulo Fonseca, da sempre l’equilibrio per eccellenza. Sarebbe un peccato buttare alle ortiche un derby incappando col Lecce.
Servirà dunque lo stesso spirito messo in campo domenica sera. L’atteggiamento, come sottolineato da Gabbia nel post gara, è la base di partenza. Cuore caldo, ma mente fredda. Perché se nel derby si è centrato l’obiettivo, ora vien la parte difficile: confermarsi e dimostrare di non aver già la pancia piena. Ecco perché Lecce, nonostante disti oltre un migliaio di chilometri dalla Milano rossonera, può essere considerato come un altro derby. Non quello della svolta, ma quello della conferma.