Da ormai decenni un membro della famiglia di via Aldo Rossi, Germano Lanzoni è la voce del Milan. Questo il nome dello speaker che tutti attendono (o sperano) di sentire gridare a San Siro per un gol del Diavolo. Lanzoni, famoso a Milano anche per essere ‘Il Milanese Imbruttito‘, è stato intervistato da Tuttosport. Queste le sue parole:
“Un pensiero sul derby? Se qualcuno avesse dovuto scrivere una sceneggiatura al suo riguardo l’avrebbe fatta così. Con Matteo Gabbia che segna sotto la Curva Sud a pochi minuti dalla fine, perché lui il Milan ce l’ha dentro fin da ragazzino. – così esordisce lo speaker milanista – Sarebbe stato bello gridare i nomi di Gabbia e Pulisic a squarciagola. Mi ricordo quello di Ronaldinho di testa, venne giù lo stadio: a quello di Gabbia sarebbe successa la stessa cosa. Fonseca? Valutare un allenatore dopo tre partite sarebbe stato una follia. Ho visto un bel senso di appartenenza che poi è quello che chiedono i tifosi. Dopo la vittoria negli occhi dei giocatori c’era qualcosa di diverso dal solito“.
Poi, Lanzoni, spiega come vive le sue partite: “Le partite mi cambiano l’umore, lo sento in pancia. Il Milan è grande compagno di felicità e stress. Ho un buon rapporto con i tifosi, quando giro in città il sorriso che arriva spontaneo è sempre quello di un milanista. Non servono a niente le parole, basta uno sguardo. Anche con i giocatori ho un buon rapporto. Passato o presente? Del passato dico Seedorf, il quale non dimenticherò mai, che interruppe il riscaldamento e venne a stringermi la mano; mentre del presente, direi che con Rafa Leao ho un rapporto un pò più speciale…“.
“Un nome che vorrei urlare? Francesco Camarda. Un giocatore che ha tatuato la Curva Sud; un giocatore di Milano e del Milan. Sono ancora un romantico. – chiude poi dicendo la sua sul nuovo ruolo di Ibra – Come dirigente lo stiamo scoprendo giorno per giorno, ha tutto per far bene questo ruolo. Lui è profondamente milanista. Da giocatore se segni un gol tutte le polemiche finiscono, quando invece sei un dirigente è diverso. Ma è Ibra, ed essendo Dio, può fare tutto…”