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CorSport: l’indagine sugli ultras è un grave danno di immagine per le proprietà USA

La giornata di ieri ha rappresentato un vero terremoto per il mondo ultras milanese, con diciannove tra capi e gerenti delle Curve di Inter e Milan arrestati per una serie di reati molto gravi. L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport evidenzia come lo “spettacolo” andato in scena nelle scorse ora rappresenti un danno di immagine piuttosto grave per le proprietà americane di Inter e Milan. Le società hanno dato e daranno piena collaborazione agli inquirenti, ma rischiano di essere messe in amministrazione giudiziaria qualora non daranno prova di essersi completamente smarcate dai rapporti con gli indagati. Nel caso dell’Inter c’è pure il carico dato dai legami con la ‘ndrangheta nella gestione degli affari dello stadio.

Dall’altra parte dell’Atlantico, dove hanno sede RedBird e Oaktree, quanto accaduto non può che essere vissuto come un grave danno di immagine e tra l’altro, solo pochi giorni fa, Gerry Cardinale, proprietario del Milan, aveva sottolineato quanto fosse diverso il modo di approcciarsi da parte dei tifosi alla squadra del cuore negli Stati Uniti rispetto che in
Italia (“In America, chi spende per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia penso che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà”). Figurarsi come può approcciare l’idea un imprenditore americano che possano esserci rapporti di vicinanza tra il proprio club e gli ultrà, fenomeno sociale inesistente a quelle latitudini.

Secondo il quotidiano romano, chi esce malissimo dalle prime intercettazioni emerse è l’Inter: i capi ultrà parlano con dirigenti, con l’allenatore, con i giocatori e ottengono tramite le loro pressioni indebite i risultati voluti. Dopo che Oaktree ha sfilato il club a Zhang c’è stata un’estate di apparente calma, sul mercato ma pure in società, ma ora – come normale che sia – sono iniziate le prime scosse di assestamento all’interno del club. I primi scossoni – come previsto, vista l’importanza del dossier per il fondo – si sono registrati sullo stadio, con l’uscita di Mark Van Huuksloot (amministratore M-I Stadio di parte Inter) e con la comparsa di Katherine Ralph al fianco dell’ad Alessandro Antonello nei colloqui col sindaco Sala.

Inter e Milan: Alessandro Antonello, Paolo Scaroni - MilanPress, robe dell'altro diavolo
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