Termina 1-0 la seconda partita di Champions League del Milan a Leverkusen. Ad arbitrare il match è stato lo svizzero Sandro Schärer, coadiuvato dai due assistenti Stephane De Almeida e Jonas Erni. Il quarto ufficiale era Lionel Tschudi, mentre al Var presenti Fedayi San e Pol van Boeke. Come di consueto si vada ad analizzare l’operato del direttore di gara nella nostra Var Room.

Il primo tempo inizia subito su alti ritmi, con i tedeschi che cercano di mettere il Milan nella sua area di rigore e il Diavolo sfruttare le ripartenze veloci per fare male. Il primo cartellino giallo del match arriva al minuto 8 ai danni di Garcia che ferma Pulisic lanciato in velocità sulla fascia. Giusta la decisione del fischietto svizzero, dal momento che ha interrotto una promettente occasione da gol, visto l’ampio campo libero davanti allo statunitense.

Al minuto 22 Boniface segna e l’arbitro insieme all’assistente convalida la rete. I replay, però, mostrano una posizione irregolare di Frimpong al momento del cross; il var interviene e la rete viene giustamente annullata. Al minuto 30 il direttore di gara si perde una manata evidente subita da Theo nel cerchio di centrocampo. In questo caso il Var, trattandosi di un’ammonizione, non può intervenire, ma l’errore della terna è evidente.

Al minuto 41 Abraham protesta, e con lui la panchina del Milan, per un contatto in area di rigore con Tapsoba. L’arbitro fa proseguire il gioco. Ci sentiamo di condividere la decisione dell’arbitro in quanto il contatto tra i due è fortuito e soprattutto troppo lieve per decretare un penalty. Dopo 2 minuti di recupero termina il primo tempo della partita

Il secondo tempo si apre con il Leverkusen che prova sempre a fare la partita, ma i rossoneri sembrano più convinti dei propri mezzi. Al minuto 47 Abraham va via a Hincapie il quale lo trattiene per diversi secondi per la maglia; l’arbitro da semplice fallo, ma secondo noi sarebbe stato corretto dare l’ammonizione per gioco antisportivo. Al minuto 51 arriva la rete del vantaggio tedesco: Grimaldo calcia, Maignan si oppone e Boniface segna arrivando per primo sulla respinta. La rete è valida.

Il Bayern, dato il vantaggio, inizia a perdere tempo e da questo momento in poi la prestazione del direttore di gara inizia a vacillare. Al minuto 70, per esempio, si perde un tocco di braccio di un calciatore tedesco, annullando così una potenziale situazione pericolosa per il Milan. Al minuto 75 arriva il giallo per Frimpong che calpesta Maignan in uscita in presa bassa. Giusta qui la decisione.

Al minuto 80 Morata cade a terra in area di rigore reclamando il penalty. I replay mostrano però come non ci sia contatto e quindi nessun rigore. Al minuto 92 avviene l’episodio più discusso della gara: Hincapie colpisce Loftus sul piede e l’inglese cade a terra. I replay mostrano come l‘ex Chelsea sia arrivato prima sul pallone e quindi subisca il fallo. Purtroppo non è chiarissimo se il tocco sul tallone di Loftus avvenga sulla linea o meno, anche se sembra di si. Ci sentiamo quindi di esporci e dire che manca in questo caso un penalty in favore dei rossoneri.

Dopo 4 minuti di recupero termina la partita sul risultato di 1-0.

Negativa la prestazione del direttore di gara e dei suoi collaboratori. Tra le varie sviste risaltano la manata nel primo tempo suita da Theo, il gol convalidato in posizione di fuorigioco e infine l’episodio finale del pestone subito da Loftus. Una prestazione, quindi, da rivedere per lo svizzero, soprattutto in merito al metro di giudizio applicato poco uniforme, nello specifico nel secondo tempo.