Sergino Dest ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di The Athletic nella quale ha parlato anche del Milan e della sua esperienza in rossonero nella stagione 2022/23. Ecco il suo pensiero.

“Mi è piaciuto molto, ma non ero pronto. È stata una lezione molto importante. Se vado in un altro posto, devo essere pronto mentalmente. Non riuscivo a comunicare con Pioli. Parlava solo italiano, quindi abbiamo dovuto ricorrere ad un interprete. Non ho giocato molto e, essendo in prestito, non ero così motivato a imparare l’italiano. Ho iniziato a pensare che non sarei rimasto a lungo. Mentalmente non ero pronto. Ero troppo concentrato sul Barcellona e non mi rendevo conto di quanto il Milan fosse un grande club. Non avevo lasciato il Barcellona nel modo giusto e mi sentivo ferito. Il Milan sarebbe stato un club perfetto. È un peccato che sia andata così. Avevo 21 anni. All’epoca non capivo nemmeno perché non giocassi. Pensavo che mi avessero portato in prestito per giocare. Ho imparato molto da quest’esperienza. Più avanti sono entrato in ritmo con la squadra ed è andata molto bene. Ero uno dei migliori in allenamento e poi ho iniziato a giocare, mi davano di più la palla sulla destra, a sinistra c’era Leao“.

Sulla sfida contro il Chelsea a Stamford Bridge (sconfitta 3-0): “Quella sera ho giocato la mia peggior partita di sempre. Ero nuovo in squadra e i giocatori non capivano il mio stile di gioco. Con uno-due e altro, non sentivo la connessione e non ero concentrato, non solo con la gara. Mi fa arrabbiare ancora. Mi do 3 come voto quella sera. Ho fatto malissimo e lo so, lo accetto“.