Dopo un mese ai box Ante Rebic è tornato a disposizione di Stefano Pioli. Il croato, vittima di un infortunio al gomito nella trasferta di Crotone dello scorso 27 settembre, ha svolto tutti gli allenamenti in gruppo nei giorni scorsi ed è stato convocato per la gara di Udine in programma domani alle 12.30. Difficile che scenda in campo da titolare ma l’averlo recuperato è già un’ottima notizia per il Milan.
La sua assenza si è sentita soltanto nelle prime gare del mese di ottobre, con Pioli che non aveva a disposizione neanche Zlatan Ibrahimovic causa Covid e Leao che non era al meglio dopo i quasi due mesi di inattività. Adesso però la situazione è nettamente cambiata e migliorata. L’abbondanza nel reparto offensivo è uno dei fattori principali della rinascita rossonera che adesso, con un Rebic in più, mette Pioli in seria difficoltà nello schierare la formazione. Con i cinque cambi a partita, il doppio impegno ed un turnover da gestire però non dovrebbero esserci problemi: chi sta bene gioca, se non da titolare, da subentrante a gara in corso.
Proprio questo sembrava potesse essere il destino di Rafael Leao. Il portoghese, già dall’anno scorso era uno dei primi cambi da sfruttare per spaccare la partita. L’assenza di Rebic però, in questo inizio di stagione, lo ha promosso come titolare. Quando è stato chiamato in causa Leao ha fatto benissimo e soprattutto nelle ultime uscite è stata la vera arma in più dei rossoneri. La sua velocità e la sua imprevedibilità gli hanno permesso di ritagliarsi un ruolo così importante da convincere Pioli a lasciarlo in campo anche dopo il ritorno di Rebic. Sulla fascia sinistra dunque sembrano essere cambiate le gerarchie, il magic moment di Leao ha creato un rebus che Pioli dovrà risolvere, contando sulla forma dei suoi giocatori con un’abbondanza che però non guasta mai…