Che giocatore è Emerson Royal? È la domanda che in molti si pongono da questa estate, ovvero dal momento del suo approdo in maglia rossonera. Arrivato tra lo scetticismo generale, il terzino brasiliano ha pagato (e non poco) i pregiudizi e la nomea di giocatore “inutile”, come il coro che i tifosi del Tottenham gli avevano dedicato. Il prezzo del cartellino, 15 milioni di euro, lo hanno reso il 5 brasiliano più pagato della storia del Milan, più di Kakà e Thiago Silva, per fare degli esempi. Eppure, Emerson ha continuato a lavorare a testa bassa, fino ad arrivare ad oggi, 6 mesi dopo…
WHY ALWAYS ME? PERCHÉ E’ UN TUTTI CONTRO EMERSON?
Da Fonseca a Conceicao, la storia non è cambiata: Royal è il titolare inamovibile della fascia destra rossonera. 1789’ in campo, tra i primi 5 giocatori di movimento per minuti giocati da inizio stagione. Strano, per un giocatore che non sa né difendere, né attaccare, no? Ha iniziato la sua stagione al Milan con un dribbling e un cross interessante, nella trasferta di Parma, e nelle settimane successive ci ha messo un po’ a carburare. Qualche buco difensivo, qualche intervento in ritardo, qualche passaggio di troppo sbagliato. Poi, però, il derby del 22 settembre ha acceso in lui qualcosa: gioca una splendida partita, concentrata e carismatica, soprattutto nei minuti finali, con il punteggio in bilico. Da lì in poi, Emerson non sarà mai il migliore in campo, ma ha dato segnali di crescita. Anche a Madrid, partita in cui causa il rigore del momentaneo 1-1, il classe ‘99 nel complesso non aveva fatto male.
C’è una costante, però, nelle partite di Emerson Royal, i secondi tempi sono sempre migliori rispetto alla prima frazione di gioco. Contro la Juve in Supercoppa, contro l’Inter in Supercoppa, contro il Como nell’ultima uscita, l’ex Real Betis ha finito la partita in crescendo, dando addirittura lui la scossa che serviva alla squadra per reagire. Come se fosse una sua indole innata, quella di essere più aggressivo e più continuo nelle discese, quando il risultato deve essere ribaltato.
Nell’intervista uscita oggi a Sportmediaset, Royal ha sottolineato l’importanza di Conceicao per lui. Il tecnico portoghese, infatti, gli permette maggiore possibilità di staccarsi dalla linea difensiva e sovrapporsi all’esterno d’attacco. Ecco una parte delle sue parole: “Il primo giorno Conceicao mi ha detto: Emer, vai vai. Non togliere il freno a mano e attacca”.
Contro il Como, nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno, ha messo in scena un’ottima prestazione, seppur con qualche difficoltà iniziale, contro Fadera. Ha recuperato 6 palloni. 9 i tackles e 12 duelli vinti sui 19 totali con gli avversari, per una percentuale del 63%. Si sale al 100% per quanto riguarda i dribbling riusciti (2/2), anche se in questo caso il numero di quelli tentati è basso, quindi la percentuale non era nemmeno complicata da raggiungere. Infine i passaggi precisi, che sono 31/43, ovvero il 72%.
Royal spesso parla da leader, nonostante sia appena arrivato, e questa è una cosa molto importante. Nel frattempo Calabria è sempre meno nelle rotazioni dei rossoneri, così come Terracciano, e Walker del Manchester City, pare avvicinarsi verso Milanello. Ma con Emerson in miglioramento, è necessario investire per il quinto terzino destro della rosa? Probabilmente no. Ma questa è un’altra storia…