Senza Pioli e senza il secondo, il Milan sarà guidato da Daniele Bonera. Novità assoluta sulla panchina del Milan, cambio di programma inaspettato in casa rossonera. I pilastri della squadra, inevitabilmente, sono chiamati alla guida della squadra in un momento delicato quanto essenziale. I rossoneri, infatti, sono reduci dalla sconfitta in Europa League contro il Lille e il pareggio contro il Verona in campionato. Due gare che hanno riportato il Milan con i piedi ben saldi per terra, con la consapevolezza di una strada lunga da percorrere prima del definitivo salto di qualità. La gara di domenica, contro il Napoli dell’ex Gattuso, tanto dirà sul carattere di Ibrahimovic e i suoi. Ibrahimovic, appunto, che in un momento senza certezza ricopre il ruolo di punto di riferimento per tutti. Allenatore compreso.

Pilastri. Il Milan punterà tutto, quindi, sui giocatori di maggiore esperienza. Ibrahimovic, passando per Kjaer e dal giovane Donnarumma. È proprio ora il momento in cui si vedrà la costruzione messa su da mister Pioli, lontano ma comunque vicino ai suoi ragazzi. La prova del nove – superata – sembrava la gara contro il Verona invece è diventata la gara di Napoli dove inevitabilmente si presenteranno numerose insidie. Partendo dagli interpreti, passando per l’incrocio con il passato in panchina: una gara ad alti livelli che richiede quindi caratteristiche che il Milan ha già messo in mostra in questa prima fase di campionato.

Ibrahimovic. Allora ecco che il personaggio di IZ diviene oggi la figura rappresentante di un Milan che crede nelle proprie potenzialità senza archiviare limiti e difetti che spesso mettono in crisi un ambiente fragile. L’assenza di Pioli peserà enormemente, il vero sostituto potrebbe essere quindi in campo. Con la maglia numero 11 sulle spalle: in fondo, Ibra è sempre stato il condottiero in campo. Lo sarà anche domenica, quando sarà necessario diventare i piccoli leoni di Zlatan.