Questo Barcellona-Milan ha il sapore di sasso, carta e forbice. Entrambe le squadre in questa tournée hanno battuto il Manchester City e il Real Madrid, e questa notte ci si incontra a Baltimora per concludere una spedizione americana già di successo. Non terminano qui le similitudini: il modulo è il 4-2-3-1, l’allenatore è cambiato in estate e…un giovane talentino insidia l’attaccante di fiducia.
Si parla di Pau Victor da un lato, protagonista di un gol contro i Citizens e di una doppietta nel Clasico del Metlife Stadium, e di Francesco Camarda dall’altro. La situazione pende verso lo spagnolo per motivi anagrafici: l’ex Girona, sorpresa in campo dei blaugrana, è 2001 e con qualche esperienza di calcio maggiore alle spalle. Il rossonero invece è più una novità nel gruppo, nel quale si intravedono grandi margini di inserimento: essere leader spirituali a 16 anni (e nel Milan poi), non è semplice. Da vedere se ci sarà spazio questa notte per lui.
Tralasciando la digressione sui diamanti del futuro, torniamo a parlare di squadra. Una delle idee tattiche è quella di spingere il terzino sinistro avanti e sempre lontano dal centro, e così ha ben pensato anche Hansi Flick. Il terzino destro? Ovviamente bloccato (e bisogna stare attenti al talento di Alex Valle). Piena libertà di movimento al trequartista, con le ali che seguiranno il passo di Pablo Torre come il Milan lo ha fatto per Loftus-Cheek prima e Liberali poi. Una differenza sostanziale è la presenza di un bomber come Lewandowski che lavora da uomo avanzato, mentre il Diavolo avrà Morata ad unire il gioco da centrocampo in su.
Siamo forse di fronte a due delle squadre più interessanti del calcio europeo. Occhio agli aggettivi: “interessanti” è diverso da “forti”. Si parla di amichevoli di agosto, con tutte le problematiche del caso: nuove strategie, nuovi calciatori e tanti punti interrogativi. Ma fa piacere rivedere i meneghini a stretto contatto con club di un certo livello, condividendo le idee e i risultati. Ah e poi, a cosa assomiglia il progetto di Milan Futuro? La seconda squadra del Barca c’è da anni…