HomeIn evidenzaBonaventura, che peccato! Professionista serio che meritava riconoscenza

Bonaventura, che peccato! Professionista serio che meritava riconoscenza

Nelle ultime ore è arrivata una notizia che in molti davano per scontata, ma che, visti i tempi e la legislatura presente ai tempi del Covid 19, non era affatto dovuta. Giacomo Bonaventura, infatti, ha preso una decisione e lo ha fatto ancora una volta pensando al bene del Milan. Nonostante un contratto in scadenza che lo libererebbe dal Diavolo in data 30 giugno 2020 e che gli permetterebbe di andare in vacanza o di legarsi già ad un altro club, Jack ha deciso che farà parte della rosa rossonera fino al termine della stagione e quindi sarà a disposizione del tecnico, Stefano Pioli, almeno fino agli inizi di agosto. Di certo non è e non sarà l’unico, questo stessa discorso, infatti, può valere per altri giocatori in scadenza come Lucas Biglia, Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer e Asmir Begovic, ma senza ombra di dubbio è quello che più poteva rivendicare diritti e provare rancori per la decisione della società di non proseguire il rapporto di lavoro. Il Milan, quindi, potrà ancora contare sui guizzi e la classe di Bonaventura e, visti i tanti impegni ravvicinati che ci saranno nel prossimo mese e mezzo e il numero limitato di centrocampisti nella rosa, questa rappresenta davvero un’ottima notizia, nonché una risorsa importante per Mister Pioli.

Bonaventura, sei anni di professionalità e qualità

Non è la prima volta che l’ex centrocampista dell’Atalanta e della Nazionale dimostra una professionalità non indifferente e tanto attaccamento alla maglia rossonera. In questa stagione soprattutto, ma non solo, Bonaventura ha sofferto per via della condizione non ottimale in cui si è presentato all’inizio del campionato dopo l’operazione subita negli ultimi mesi del 2018 e che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per circa un anno, e poi per la tanta panchina fatta con Pioli soprattutto nel 2020. Eppure, nonostante si può considerare il giocatore più longevo in maglia rossonera di tutta l’attuale rosa, Jack non ha mai aperto bocca e polemizzato con le scelte dell’allenatore, rispettandole sempre e cercando di farsi trovare pronto in ogni occasione. Stesso comportamento da lui avuto già ai tempi della seconda stagione di Vincenzo Montella, quando il 31enne jolly milanista fece molta panchina per via dell’arrivo di Hakan Calhanoglu e della sua difficile convalescenza dopo il primo serio infortunio in maglia rossonera, quello del gennaio 2017 a Udine. Un professionista esemplare, quindi, che nei suoi primi anni in rossonero soprattutto, e fino all’infortunio di Udine sopracitato, è stato anche (forse insieme a Suso) spesso il migliore dell’intera rosa, a volte addirittura uno dei pochi a salvarsi.

Milan, sei sicuro che uno come Bonaventura non ti serva più?

Per due stagioni e mezzo, quindi, Bonaventura è stato il più continuo ed il più decisivo nelle varie rose di quegli anni del Milan, seppur nella mediocrità generale. Lo è stato senza ombra di dubbio nella drammatica stagione con Pippo Inzaghi in panchina (2014-2015, nel suo primo anno in rossonero); lo è stato nella controversa stagione 2015-2016 prima con Sinisa Mihajlovic e poi con Christian Brocchi e lo è stato, fino a quella maledetta domenica di fine gennaio del 2017 a Udine, nella prima stagione di Montella in rossonero (2016-2017). Impossibile dimenticare il suo gol che risultò essere decisivo per la conquista della Supercoppa Italiana nel dicembre del 2016 a Doha, ancora adesso unica gioia negli ultimi otto anni. Abbiamo parlato della sua professionalità, abbiamo elencato le sue doti calcistiche, ma c’è un altro motivo per cui Jack Bonaventura meriterebbe un altro trattamento ed almeno una proposta di rinnovo da parte della società. La sua esperienza ed il suo attaccamento alla maglia, infatti, rappresenterebbero qualità ideali ed importanti per il nuovo Milan che si prospetta ancor più giovane ed inesperto di quello della stagione ancora in corso. Il tempo non è ancora scaduto e ripensare ad un Bonaventura ancora in rossonero non sarebbe affatto una cattiva idea.

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