Daniele Bonera è stato intervistato da Milan TV per promuovere la nuova squadra, Milan Futuro. Queste le dichiarazioni del tecnico, il quale sarà occupato nella prossima stagione in Serie C e nel Girone B.

“Questo progetto mi è stato presentato con l’idea di formare giocatori e far sì che questi ragazzi crescano dal punto di vista umano e calcistico, per poi essere più vicini alle richieste della Prima Squadra. Questo è l’input principale, e poi ovviamente attraverso i risultati positivi questo percorso sarà più o meno semplice. Avremo delle difficoltà ma siamo strutturati, a partire dall’alto: mi stanno dando tutti i mezzi per far sì che questo percorso sia il meno altalenante possibile, ammesso e concesso che siamo consapevoli che ci sono difficoltà. Queste ci devono dare forza e motivazione“.

“Tantissimi stimoli, tanta emozione per quella che mi vedrà responsabile diretto di questo nuovo progetto, che oltretutto mi rende orgoglioso perché avrò una grande responsabilità: quella di far crescere i ragazzi e far sì che possano andare in Prima Squadra e affrontare in maniera pronta rispetto a ciò che offriva il campionato Primavera, che è un campionato d’intermezzo che prepara i giovani ma che rimane uno scalino d’intermezzo rispetto a quello che è poi l’esigenza della Prima Squadra“.

“L’obiettivo è quello di far crescere i ragazzi. Quando mi è stata prospettata questa idea l’ho accolta con grande orgoglio e credo che sia un passo fondamentale per una società come la nostra, perché Milan Futuro sarà qualcosa di innovativo e più avanti ci sarà spazio per altre squadre per entrare in questa categoria“.

“È una grande responsabilità ma è una cosa che sentivo di fare già a inizio stagione, quando ho comunicato che sarebbe stata la mia ultima stagione da collaboratore, perché sentivo il desiderio di confrontarmi in maniera più diretta sulle responsabilità. Avviene in una zona che conosco, come Milanello, e spero di poter trasmettere ai ragazzi quei valori che mi hanno permesso di restare così tanto tempo al Milan“.

“Il valore aggiunto è quello di aver vissuto questi ragazzi che si allenavano con noi, e che hanno avuto la possibilità di esordire, e inoltre di avere un rapporto più confidenziale e conoscerli in quelle sfaccettature che in Prima non riesce ad avere. Penso possa essere quello il vantaggio che posso avere con loro, e la fiducia che loro possono avere in me“.

“Io vedevo il Milan da fuori come un sogno. Quando sono arrivato ho capito perché un giocatore, quando lasciava il Milan, sapeva di lasciare qualcosa di davvero magico. Senza fare nomi, tutti i miei allenatori mi hanno lasciato qualcosa. Non parlo solo di Milan, ma l’ambiente in cui sei ti lascia qualcosa, e il Milan in questo è speciale“.

“La mia intenzione è quella di avere una sinergia, un gruppo squadra che non si ferma ai 20-25 giocatori della Prima Squadra, ma che sia tutto più ampio. La sinergia ci deve essere dall’inizio, e in questo il supporto della società e l’input per me e per il mister della Prima Squadra è chiaro. Dovremo essere bravi a far sì che una nuova realtà si integri a quella esistente, e di conseguenza, per la Primavera, far sì che i ragazzi si incontrino subito con la categoria, già più difficile“.

“Io sono un sognatore. L’obiettivo è quello di portare i ragazzi che iniziano con me in Prima Squadra. Questo è un sogno mio, ma è anche un obiettivo della società. Le due cose si incontrano“.