Cafu, leggendario doppio ex di Milan e Roma, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport per dare una previsione sul grande match di San Siro. Le risposte più interessanti del terzino.
Due partite nel cuore: “Ne ho giocate tante, ma è facile: da giallorosso, dico l’1-1 all’Olimpico che ci avvicinò allo scudetto del 2001. Pareggiò Montella con un gran gol in pallonetto. Da rossonero, l’1-0 firmato Shevchenko del 2004 a San Siro, che ci consegnò il titolo proprio nello scontro diretto“.
Squadre deluse: “È indubbio che mi aspettavo di più sia dal Milan che dalla Roma. Però manca ancora più di mezzo campionato, per me i rossoneri possono tornare in corsa, specialmente dovessero vincere stasera“.
Previsioni sulla partita: “Aperta e molto divertente. Tutte e due le squadre hanno l’obbligo di vincere, lo dice la classifica: non possono più sbagliare. Poi per il mio cuore andrebbe benone finisse 3-3 con un punto a testa (ride ndr)“.
Milan attrezzato per vincere: “Io penso di sì. Il Milan ha giocatori molto forti come Leao, Reijnders, Theo Hernandez, Maignan, Morata e altri. Ha vinto alla grande contro Inter e Real Madrid e non può essere stato un caso. Semmai il problema è un altro. È tutta una questione di mentalità. A livello tattico il lavoro dell’allenatore si vede, ma a volte è mancato l’atteggiamento giusto. E non è un caso che, pur in un periodo in cui i tifosi del Milan sono molto critici, Fonseca non è nel mirino. Merita tempo e fiducia“.
Confronto con Emerson: “Alt, la fermo subito. Emerson Royal non può essere paragonato a me, perché interpretiamo il ruolo in modo molto diverso. Emerson è molto forte. Semplicemente non è un terzino di grande spinta come lo ero io o Roberto Carlos. Ha altri compiti e li assolve bene, i tifosi stiano tranquilli“.
Momento di Theo: “Difficile da dire. Dall’esterno mi pare una questione di testa, più che fisica, un po’ come successo a Leao un paio di mesi fa. Sofferenza per il cambio di allenatore? Non esiste. Parliamo di professionisti al top, non può un cambio di allenatore giustificare un atteggiamento sbagliato. Hernandez e Leao sono tra i migliori in Italia, devono solo entrare in campo con la giusta mentalità e il resto viene da sé“.
Chi vince il campionato: “Non vale dire Milan? Allora mi piace pensare sia l’anno dell’Atalanta. Tutti credono sia una sorpresa, ma sono sette anni che fa bene con Gasperini“.