Il Milan in questa stagione ha avuto momenti altalenanti in questa stagione e tra i capi di imputazione di questo attuale ottavo posto in Serie A figurano le troppe occasioni sprecate e la difesa che spesso vacillava, specialmente ad inizio campionato.
Nella prima parte di stagione la squadra aveva provato, sotto gli ordini di Paulo Fonseca, ad intraprendere un’idea di gioco molto propositiva e incline al dominio del gioco che non ha dato i risultati sperati. Prendendo come spunto tutte le partite stagionali di Serie A, il portale Calcio Datato ha analizzato nello specifico i punti di forza e debolezza del Milan; dati che ora con l’ingresso di Conceicao potrebbero subire variazioni considerata l’idea di calcio diversa dal suo predecessore.
L’analisi
Quella che sembra aver esasperato i limiti della passata stagione.
Il Milan è sì secondo per partite dominate, ma anche primo per partite dominate non vinte. La percentuale era piuttosto alta anche nella passata stagione, ma in questa prima metà del campionato è salita ancor di più.
Lasciare qualche punto quando domini può anche starci, se compensi con la capacità di fare tue le partite incerte, ma non è il caso del Milan.
La percentuale di partite tirate vinte è passata dal 68% dello scorso campionato al 33% di quello in corso.
Creare di più non basta. Creare abbastanza di più, di solito sì. Non per tutte, però. La differenza tra risultati e attese sta in quello che succede nelle due aree. È lì che lucidità, attenzione, connessioni con i compagni si fanno sentire ancor di più.
Soprattutto nelle partite incerte, certo. Proprio quelle che stanno limitando il rendimento di Juve e Milan e alimentando le ambizioni del Napoli.
Fonte: calciodatato.com