Il Milan ha molto da lavorare in questa sosta per le Nazionali. Sul campo è attesa una svolta al ritorno della Serie A, sulla scrivania invece piovono conferme, come riporta la Gazzetta dello Sport.
Gerry Cardinale tornerà a Milano nei prossimi giorni. Il numero 1 di RedBird ha sempre definito come prioritario il progetto nuovo stadio, e su questa linea già tracciata bisogna continuare. La Rosea, pertanto, indica il businessman americano come pronto a prendere una decisione riguardo alla zona sulla quale nascerà la casa rossonera. Lo farà di persona, arrivando nel capoluogo lombardo per setacciare informazioni, per aprire dialoghi e per imporre le proprie idee.
Imporre le proprie idee, già. Non è casuale il fatto che il Milan si sia intestardito, lasciando perdere il rapporto con un’Inter confusa e non economicamente al top: il Diavolo ha bisogno di partire in questo nuovo progetto in quanto da anni si sta perdendo tempo, ed il tempo è denaro secondo gli orologi USA.
La Maura? Forse sì, perché no? Nonostante le grandi polemiche ecologiste ed una catena umana a voler bloccare il Milan, Sala si è espresso con interesse per tutelare il calcio milanese ed i suoi tifosi. Non si guarda solo a quell’unica (enorme) città. A Cardinale interessano Sesto San Giovanni, San Donato e… Rozzano-Assago, una zona che appartiene alla famiglia Cabassi e che piace all’Inter per la comodità nei lavori. Il proprietario del Milan ha voglia di stadio, ovunque esso sia, ed i suoi passi milanesi sono la conferma.