San Siro, ma non solo. Il Corriere della Sera lancia l’indiscrezione a due giorni dall’incontro che si terrà venerdì tra Milan e Inter con il sindaco Beppe Sala. I due club rimarranno insieme in un unico stadio. Sembra essere dunque tramontata l’ipotesi di costruire ognuno il proprio impianto. Costi troppo alti (circa un miliardo di euro) e ricavi troppo bassi dettati dai costi abbastanza diversi da quelli di paesi come l’Inghilterra.
E allora da qui l’idea di rimanere insieme, viste anche le similitudini tra le due squadre, dal numero dei fan ogni domenica presenti allo stadio (circa 70mila) fino al numero degli abbonati (40mila a testa). Per venerdì è previsto un incontro con il sindaco Sala dove si fa strada una delle ipotesi più gettonate: rimanere a San Siro.
Il progetto per la ristrutturazione è già partito ma c’è un’incongruenza sui costi. I 400 milioni posti in essere da WeBuild nel progetto presentato, sembrano pochi per Milan e Inter, che stimano un prezzo di 700 milioni per ristrutturare l’impianto. Un’altra difficoltà sarebbe quella di far partire i lavori e dover traslocare per le partite durante la stagione.
San Siro ma non solo: tante le piste percorribili
Tante le ipotesi al vaglio, delle quali si parlerà venerdì con il sindaco. Per il Comune di Milano la preferita è ovviamente quella che riguarda la concessione o la vendita di San Siro e dell’area circostante nella quale verranno costruiti musei, ristoranti, bar e uffici dei club. Accantonata almeno per il momento quella della costruzione di un nuovo impianto al fianco dell’attuale per via del vincolo che la Sovrintendenza ha posto sullo stadio.
Rimane viva invece la pista che porta a San Donato o a Rozzano. Le due aree prescelte rispettivamente da Milan e Inter per la costruzione di un nuovo impianto singolarmente, restano a disposizione qualora non si trovasse un accordo con Sala per San Siro. I due club si stanno scambiando i documenti per leggere i dossier – è più avanti il Milan – e capire le disponibilità e le eventualità per costruire in una delle due aree e cambiare casa. Quello che pare di capire però è che Milan e Inter continueranno ad avere uno stadio in comune. Se non a San Siro da un’altra parte, ma sempre insieme.
