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Da Olivier ad Alvaro: l’attacco del Milan si rifà il look! Tutto pronto per il passaggio di consegne

Cos’hanno in comune Alvaro Morata ed Olivier Giroud? Oltre ad essere due attaccanti formidabili, ad aver vinto la Champions League ed essere importanti per le rispettive nazionali, i due goleador hanno firmato per il Milan lo stesso giorno. La firma di Giroud arrivò il 17 luglio 2021, e tre anni dopo, il Milan si garantisce le prestazioni sportive di Morata. Quasi inaspettatamente, questo giorno di mezza estate infiamma i cuori rossoneri, tra ricordi e ambizioni future.

IL PASSAGGIO DI CONSEGNE: DA OLIVIER AD ALVARO

Morata oggi ha svolto le visite mediche a Madrid, per poi incontrarsi con Furlani e delineare gli ultimi dettagli del contratto che lo legherà al Milan per quattro anni a circa 5 milioni di euro a stagione. Morata al Milan avrà strada spianata: Giroud, ha infatti spazzato via la maledizione del numero 9, a suon di gol e prestazioni sublimi, che lo hanno reso uno dei calciatori più amati dai tifosi, negli ultimi anni. I due, si sono affrontati nella semifinale dell’Europeo qualche giorno fa, e chissà che non abbiano parlato del passaggio di consegne che si è concretizzato in queste ore. In pochissimi giorni il Milan ha convinto Morata ad accettare il progetto rossonero, mettendolo al centro dell’attacco tecnico e fantasioso in mano a Fonseca. Proprio l’allenatore portoghese, come confermato dall’ex Atletico Madrid, ha giocato un ruolo importante (insieme ad Ibra) affinché lo spagnolo approdasse al Milan. Morata ha tremendamente sofferto l’essere costantemente al centro di critiche, sia per quanto riguarda il club che la nazionale spagnola, e l’aver vinto l’europeo da capitano e da leader, è stata per lui una rivincita.

Anche Milano non è una piazza facile. Giroud lo sa bene: nonostante abbia segnato 49 gol in tre anni, uno più bello dell’altro, con 20 assist a favore dei compagni, non sono mancati i “mugugni” di San Siro. L’esperienza, il carisma e l’intelligenza di un giocatore sopra la media come Giroud, hanno portato il francese ad essere decisivo nelle gare importanti. Nell’anno dello scudetto ha preso per mano la squadra con gol pesantissimi, come la doppietta nel derby o nella trasferta di Napoli. Mentre l’anno dopo ha trascinato la squadra alla semifinale di Champions con 5 reti e due assist in 12 gare. Quest’anno, invece, il fisico e la testa lo hanno un po’ mollato nelle notti europee, con errori importanti contro il Dortmund sia all’andata che al ritorno, e contro la Roma in Europa League.

Anche Morata ha personalità. Alvaro, secondo Max Allegri che lo ha allenato alla Juventus, “è un giocatore da partita secca, non le sbaglia mai“. E’ una grossa verità. Lo spagnolo sa farsi trovare al posto giusto, nel momento giusto, e non soffre i grandi palcoscenici, né gli avversari. Lo abbiamo visto per tutta la sua carriera e ci siamo rinfrescati la memoria anche in questo europeo, in cui si è caricato sulle spalle la squadra, o come ha detto lui stesso “indossando i vestiti da muratore“. Si parla ingiustamente di Morata come un attaccante che segna poco… in realtà a 31 anni ha segnato 252 gol in carriera con maglie importanti come Juventus, Real Madrid, Chelsea ed Atletico Madrid, con un Palmares di tutto rispetto. Morata è un giocatore funzionale, che ama giocare per la squadra e sacrificarsi per il compagno. Giocherà insieme a Leao e Pulisic, due calciatori che illuminano ed incendiano San Siro con le loro giocate.

Insomma, è davvero tutto pronto per il dopo Giroud. Anche i tifosi apprezzano il nome di Alvaro, che ha lasciato in Italia un pezzo di cuore, e potrà, come Olivier, dipingere pagine meravigliosa in maglia rossonera. L’ultimo – grande – ballo della sua carriera.

Juventus-Milan: Theo Hernandez e Alvaro Morata (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Juventus-Milan: Theo Hernandez e Alvaro Morata (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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