Nonostante quest’oggi si sia allenato ancora in rossonero, tutti gli indizi portano a Monza. La trattativa si sta concretizzando proprio come diversi media avevano anticipato in queste settimane, dopo 6 mesi di importante rendimento in biancorosso. C’erano anche altre pretendenti, su tutte Genoa e Torino, ma alla fine tornerà al Monza, dove ha trovato il suo miglior rendimento. Con questo trasferimento si chiude dunque un’era durata 70 anni, 70 anni dove con qualche incarico o impegno c’è stato un membro della famiglia Maldini coinvolto nel Milan.
Il capostipite naturalmente è il grande Cesare, che ha rappresentato i colori rossoneri dal 1954 al 1974 con continuità, per 12 stagioni da calciatore, poi altri 8 anni tra collaboratore tecnico, vice allenatore e allenatore. Oltre 400 le gare con la maglia del Milan, Capitano della prima coppa dei Campioni di una squadra italiana, alzata a Wembley nel maggio del 1963. In carriera a livello nazionale col club ha vinto 4 scudetti e una coppa Italia. A livello internazionale, una coppa dei Campioni appunto, una coppa Latina e una coppa delle Coppe. Chiuse infine il suo impegno in società con alcuni mesi da direttore tecnico nel 2001, lasciando un segno indelebile nel maggio dello stesso anno, quando vinse da allenatore il celeberrimo derby del 6-0.
Il figlio Paolo, ha esordito in prima squadra il 20 gennaio del 1985 a Udine poco più che sedicenne. Per lui son 6 le stagioni in ambito di giovanili dal 1978 al 1984, in seguito 25 stagioni stagioni da senior, fino al 2009. Ha vestito 902 volte (record assoluto all time) la maglia del Milan, casacca unica ed esclusiva della sua straordinaria carriera. 26 trofei alzati al cielo in rossonero, tra cui 7 scudetti, una coppa Italia, 5 super coppe italiane, 5 Champions League, 5 Supercoppe europee, 2 coppe intercontinentali e un mondiale per club. Capitano, bandiera e icona, ha legato il suo nome per sempre al club anche con lo scudetto da dirigente del 2021/22, l’ultimo della storia fin qui.
La Dinastia l’ha chiusa onorevolmente Daniel. 10 stagioni nelle giovanili, dal 2010 al 2020, poi altre 3 in prima squadra, vestendo 24 volte la maglia del Milan tra tutte le competizioni, con un gol nella stagione dello scudetto 21/22, decisivo per 3 punti a La Spezia. Daniel sta legittimando la sua carriera come professionista da massima serie e sta probabilmente sbocciando come calciatore proprio in questi ultimi mesi. La sua crescita è oggettiva e spiace che non possa trovar spazio in questo Milan. Forse è penalizzato in parte dal non aver ancora un ruolo definito, un po’ trequartista un po’ esterno sinistro. Possibile abbia momentaneamente chiuso la sua carriera milanista con l’assist servito a Florenzi, nell’1-1 in amichevole con l’Austria Vienna. Per i più romantici tuttavia potrebbe essere solo un arrivederci, chissà, forse la legacy Maldini subirà solo una pausa. A presto Daniel!
