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Gli esperti commentano il Milan: le voci di Sacchi, Capello, Prandelli e Guidolin sul momento rossonero

Quattro grandi allenatori hanno dato le proprie opinioni sul momento del Milan tra le righe della Gazzetta dello Sport: questi i commenti di Sacchi, Capello, Prandelli e Guidolin.

Sacchi:Penso che la distanza tra Inter e Milan ci sia, nel senso che i nerazzurri sono, al momento, più attrezzati. Però il Milan, grazie anche agli acquisti che sta perfezionando, ha la possibilità di raggiungere i rivali. Non basteranno, tuttavia, soltanto gli innesti di nuovi giocatori: sarebbe troppo semplice. Si tratta di trovare un gioco adatto alla squadra, bisogna dare uno stile, un’idea. Sarà molto importante il ruolo di Fonseca: è lui a dover guidare le mosse sul mercato, perché è lui ad avere la responsabilità tecnica del gruppo. Fonseca, oltre a dover scegliere gli elementi più funzionali al suo progetto, ha il compito di verificarne anche l’aspetto caratteriale: servono persone affidabili, che diano l’anima in campo. Mi auguro che i dirigenti lo supportino in questo compito tutt’altro che facile. Assemblare una squadra è la cosa più complicata che esista nel calcio. Però, se le cose funzionano, si possono bruciare le tappe e fare grandi cose già in questa stagione“.

Capello:Se il Milan prenderà Pavlovic e Fofana, metterà a segno due colpi importanti che si aggiungeranno a un attaccante come Morata, capace di far gol con una certa continuità, ma anche di dare una mano in fase di non possesso. Oltre a inserire i nuovi acquisti, Fonseca dovrà però trovare quell’equilibrio tattico che è mancato lo scorso anno quando, ogni volta che i rossoneri perdevano palla, gli avversari erano pericolosi o addirittura segnavano. Leao è un grande giocatore con il pallone tra i piedi, ma copre poco quando sono gli altri ad attaccare e i compagni in qualche modo sono chiamati a sopperire. Ecco perché Fofana farebbe davvero comodo. Anche con il francese e il serbo, il mercato del Milan non va comunque considerato chiuso: i dirigenti sarebbero sulla buona strada, ma il gap con l’Inter, pur ridotto, ci sarebbe ancora. I nerazzurri sono già al completo e si sono ulteriormente rinforzati rispetto allo scorso anno; i rossoneri stanno crescendo, ma di strada da fare ne hanno un altro po’. Stesso discorso per la Juventus che si è mossa bene, ma non è completa“.

Prandelli:Morata è una grande intuizione da parte della dirigenza rossonera. Alvaro ha dimostrato anche all’Europeo da capitano della Spagna di essere un leader, un trascinatore e un vincente, un po’ come è stato in tutta la sua carriera. Credo che sia davvero un elemento positivo nel gruppo e un attaccante così puoi anche perdonarlo se non segna venticinque gol in una stagione. Sicuramente l’arrivo dello spagnolo, che è un giocatore di spessore internazionale e con esperienza ai massimi livelli, rafforza il Milan e avvicina i rossoneri all’Inter. La squadra di Inzaghi, però, è ancora molto avanti rispetto al Milan e anche alle altre rivali. Seppur io sia un estimatore di Paulo Fonseca e delle sue idee, i nerazzurri partono con lo stesso allenatore e con un giocattolo rodato e anche già rinforzato, per questo li considero ancora in pole position. Il Milan, per compiere un altro passo in avanti, dopo Morata deve aggiungere qualità a centrocampo. Darei la precedenza a un giocatore creativo come Samardzic dell’Udinese piuttosto che a Fofana, un mediano con caratteristiche molto più difensive“.

Guidolin:Non dimentichiamoci il punto di ripartenza: l’Inter ha vinto conquistando nettamente il primato. I rossoneri però sono arrivati secondi, davanti a tutto il resto della concorrenza, e nel corso della stagione hanno mostrato una buona qualità. Fonseca, che è una persona competente e capace, può ripartire da qui. Morata lo aiuterà: all’Europeo ho visto un giocatore diverso da quello che avevamo conosciuto alla Juventus. È maturato, ho apprezzato un vero leader, un capitano che trascina i compagni e dà l’esempio ai più giovani della bellissima Spagna. Il Milan si ritroverà in questo modo un giocatore di grande carattere e personalità, con una grande voglia di essere protagonista. Con lui e con gli altri giocatori che arriveranno dal mercato, perché la distanza dall’Inter non può essere colmata? Per me è fattibile. Non sarà semplice, ma nemmeno per l’Inter: più difficile ancora di vincere, è riuscire a confermarsi. Fonseca, ripeto, è un allenatore assolutamente preparato ed equilibrato, è la persona giusta per questo tipo di sfida“.

Alvaro-Morata-Milan-MilanPress
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