Secondo giorno dell’avventura in terra tedesca. Il campionato europeo è ripartito, con la Nazionale italiana pronta a difendere quel titolo inatteso arrivato nel 2021. Diverse selezioni partono da favorite ma, come spesso accade in questa competizione, c’è da stare attenti agli underdog. Essendo estate EURO 2024 può rivelarsi una vetrina particolarmente interessante per il calciomercato. La redazione di MilanPress.it ripropone quindi la rubrica “Un talento al giorno“, come accaduto al Mondiale in Qatar nel 2022.
In queste righe non si leggerà nulla di reale per quanto riguarda il mercato (o almeno, al momento della stesura dell’articolo), ma di vere e proprie fantasie per il nuovo Milan di Paulo Fonseca, rispettando parametri e mantenendo una coerenza tattica se possibile. Da qui al 14 luglio ci sarà da divertirsi, sperando di… chiudere le valigie e andare a Berlino. La seconda giornata si è aperta con la sfida tra Ungheria e Svizzera, ma il nostro focus odierno è su Spagna-Croazia e un nome atipico: ecco Marin Pongracic, un identikit da Diavolo.
Carta d’identità
Nome e cognome: Marin Pongracic.
Luogo e data di nascita: Landshut, 11 settembre 1997.
Nazionalità: croata.
Ruolo: difensore centrale.
Piede: destro.
Club d’appartenenza: Lecce.
Club precedenti: Salisburgo, Wolfsburg, Borussia Dortmund.
Costo del cartellino: 7 milioni di euro (Transfermarkt).
La storia
Le grandi aspettative disattese e la rinascita in salsa salentina. Nato in Baviera da genitori croati, Marin Pongracic ha già vissuto due vite da calciatore: la prima da giovane promessa che non è riuscita a soddisfare ciò che le persone credevano potesse diventare; la seconda da acquisto di lusso e nuovo leader nella difesa di un Lecce che dopo Umtiti è riuscito ad esaltare e rivitalizzare un altro profilo internazionale.
Il luogo di nascita fa intuire anche la possibile scuola in cui è cresciuto, ovvero quella del Bayern Monaco. Dopo le giovanili divise tra il Bayern e l’Ingolstadt, gioca una stagione al Monaco 1860 in cui esordisce tra i professionisti. È il Salisburgo il primo club a puntarci sul serio, ma la discontinuità in campo e gli infortuni non gli fanno fare il salto di qualità e lo lasciano in un limbo da cui è difficile uscire.
Ci prova con il Wolfsburg, ma durante il periodo della pandemia non fa le fortune del club né in campo né fuori. Poi ci prova, a sorpresa, nel Borussia Dortmund del tecnico che aveva creduto in lui in Austria, Marco Rose. Tante ombre nell’esperienza giallonera, fino al ritorno al Wolfsburg alla fine del prestito.
Nell’estate 2022 decide di ripartire dall’Italia, decide di ripartire dal Salento e dal Lecce, club neopromosso che proverà a salvarsi. Un vecchio nemico si rifà avanti: l’infortunio. Solo 9 presenze durante la prima stagione per via di un’operazione alla caviglia che lo ferma per tanto tempo. Il club salentino decide di puntarci lo stesso e nell’estate successiva, dopo aver confermato la massima categoria, tratta con il Wolfsburg e lo acquista a titolo definitivo per una cifra inferiore ai 2 milioni di euro. 2 milioni ben spesi perché di fatto si è assicurato il giocatore che nella stagione 2023/24 è stato uno degli MVP della squadra, disputando 38 partite complessive tra Serie A e Coppa Italia e mostrando una solidità ritrovata.
Caratteristiche tecniche
No, non sarebbe il centrale mancino che sta cercando il Milan. E non sarebbe nemmeno il centrale dall’incredibile esperienza alle spalle. Alla Hummels, per intenderci. Garantirebbe però qualcosa che in questa stagione è mancato al Diavolo: solidità. Non c’è parola migliore per descrivere l’annata vissuta dal croato con la maglia giallorossa.
Ma è una solidità che si può ampliare ad entrambe le fasi del gioco, sia quella difensiva che quella offensiva. Uno dei segreti della squadra prima di D’Aversa e poi di Gotti è stata la sua leadership, ma anche la sua capacità di garantire una fluidità nella manovra di gioco. Un’abilità in fase di impostazione che, come sappiamo, è una prerogativa per l’idea di calcio delle squadre di Paulo Fonseca.
Al Milan sarebbe la perfetta alternativa a Malick Thiaw e Matteo Gabbia sul centro-destra, andando a ricoprire quello che era il ruolo di Simon Kjaer. L’età non è elevata e l’esperienza alle spalle è buona per cercare di aiutare compagni più giovani. Viste le problematiche anche in termini di infortuni dell’ultima stagione rossonera, giusto cautelarsi con una pedina in più che può tra l’altro occupare sia la zona di centro-destra che quella di centro-sinistra. Per caratteristiche può ricordare il difensore tedesco. Si tratterebbe di un’operazione low cost per uno dei titolari della Croazia che probabilmente vivrà l’Europeo da protagonista.
