Testa, cuore e maturità tattica. Questi i tre elementi che hanno reso Alexis Saelemaekers uno degli uomini fondamentali del Milan di Pioli. Il belga nasce come terzino destro ma negli anni guadagna metri dentro al campo grazie alle sue innate doti offensive. È giunto a Milano, sponda rossonera, durante il calciomercato invernale 2019/2020 e si è guadagnato un ruolo di sempre maggiore rilievo all’interno della squadra.

Tant’è che in occasione della vittoria dello scudetto, è stato, assieme a Tonali, il giocatore con il maggior numero di presenze. Tuttavia, ad oggi, è possibile notare un’evoluzione nel suo modo di giocare che gli permette di essere decisivo anche in fase difensiva. Non solo è in grado di essere determinante come accaduto in occasione della scorsa partita all’Olimpico contro la Roma, dove ha segnato la rete del pareggio al 97′ ma funge anche ottimamente da difensore aggiunto quando la situazione lo richiede.

Inoltre, finalizza come un attaccante, recupera palloni, riparte in contropiede e toglie punti di riferimento all’attacco avversario.

Saelemaekers-Milan: una liaison inaugurata a Rio Ave

Alexis Saelemaekers era entrato di diritto nei cuori dei tifosi del Milan in occasione del gol contro il Rio Ave nel 2020, quando i rossoneri si giocavano la qualificazione ai gironi di Europa League. Quella sfida, che rimarrà nella storia per la serie infinita di rigori, ha permesso di intravedere le qualità del belga.

Sotto una pioggia battente, sempre piuttosto propizia per i rossoneri, il centrocampista fa partire un rasoterra al limite dell’area che decreta il momentaneo 1-0. Da lì inizia la sua evoluzione: è la mente in mezzo al campo, non si arrende mai e duella per ogni pallone. Questa liaison prosegue tutt’oggi e che grazie all’idea di gioco che Pioli ha trasmesso, lo si può definire ad oggi tanto equilibratore quanto realizzatore.