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Ex Milan, Oddo: “La vittoria della Champions League resta la più grande soddisfazione della mia carriera. Credevo di chiudere in rossonero, ma…”

L’ex rossonero Massimo Oddo ha rilasciato un’intervista al canale Youtube della Serie A in cui ha parlato anche del suo passato al Milan. Queste le sue parole:

Sulla chiamata del Milan ai tempi del settore giovanile: “Me la ricordo. Andai a fare un provino alla Lucchese, una partita giocata la mattina. Subito dopo la partita fecero un’offerta e praticamente mi avevano preso. Sulla via del ritorno mi chiamò il Presidente della mia società e mi disse di andare a Parma per fare un provino col Milan. Feci questo provino, due partite, e subito il Milan fece un’offerta e accettai i rossoneri. Ci fu qualche litigio interno perché la Lucchese era arrivata prima, ma ero un ragazzo di 16 anni che aveva la possibilità di andare nella squadra in quel momento più grande del mondo”.

Sui suoi primi anni: “Ricordo il primo giorno a Milanello: la prima persona che vidi fu Lentini. Vivevo a Milanello con altri giovani, in totale eravamo più di ragazzi che facevamo tutto lì. Io ero di quelli che spesso si allenava in prima squadra. La domenica mattina c’erano gli infortunati e gli squalificati e spesso purtroppo tra gli infortunati c’era Van Basten, quasi ogni domenica chiamavano uno dei giovani per aiutare negli allenamenti dei presenti. Non era importanti chi, per cui tra di noi facevamo a gara a chi rispondeva prima. Era bellissimo, ma era anche l’unico giorno libero. Era una bella esperienza, ma c’era molta tensione ad allenarsi con i grandi, che per farti crescere ti mettevano un po’ in difficoltà volutamente, a Costacurta lo ricordo spesso. Sono molto riconoscente”.

Sul ritorno al Milan: “La trattativa per tornare durò tantissimo. Non c’erano solo i rossoneri, ma altre big italiane. Champions vinta punto più alto? Io prima del ritorno al Milan avevo fatto 6-7 presenze con la Lazio. Arrivato al Milan ero uno dei tanti, ma ebbi subito molta fiducia del mister e giocai sempre in coppa e spesso in campionato. Arrivare a metà anno e dopo 4 mesi alzare la coppa più importante per i club credo sia stata la soddisfazione più grande, e anche lì avevo un peso per quello che mi avevano pagato. Scudetto vissuto con meno enfasi? Io penso che in un gruppo vincono tutti, tutti sono importanti. Io mi sono sempre comportato bene, ero consapevole di essere alla fine della mia carriera. Ho dato tutto fuori e dentro al campo. Anche con poco spazio si può essere determinanti”.

Sull’addio: “Pensavo di finire la carriera al Milan, avevo spalmato il mio ultimo anno di contratto su due. Poi negli ultimi giorni di mercato dell’ultimo anno di contratto, in cui sapevo che avrei giocato pochissimo, mi chiamò Di Francesco e mi diede l’emozione di essere un giocatore importante a livello tecnico. Mi convinsi ad accettare e chiusi al Lecce”.

Massimo Oddo - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Massimo Oddo – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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